PROTAGONISTI  4 Maggio 2016

Nicola Salerno: disegnare le parole

I curiosi percorsi dal disegno alla musica e viceversa

“Oi Marì”, “Tu vuò fa’ l’americano”, “Non ho l’età (per amarti)”, “Un ragazzo di strada”, “La musica è finita”… Chi non conosce queste canzoni che hanno coinvolto emotivamente diverse generazioni e scritto le più belle pagine della musica italiana?

Nicola Salerno: disegnare le parole

Ebbene tutti questi motivi sono stati composti tutti da un unico autore, Nicola Salerno.

Negli anni Quaranta, con il musicista Gino Redi, Salerno ha creato un binomio responsabile di tanti successi, poi nel decennio successivo ha fatto coppia fissa con un mito della canzone partenopea: Renato Carosone. Nel 1946 “Eulalia Torricelli da Forlì” è il tormentone sulla bocca di tutti, mentre “Tu vuò fa’ l’americano”, “Torero”, “Pigliate ’na pastiglia” e “O’ sarracino” sono motivi trasversali, vere pietre miliari della canzone partenopea, portati al successo per decenni da Carosone e, tra gli altri, da Renzo Arbore. Per poi arrivare agli anni Sessanta, con brani che hanno varcato i confini nazionali come “Non ho l’età (per amarti)” e “La musica è finita”.

Salerno non è solo un paroliere di successo, ma è anche un abile caricaturista, sceneggiatore e illustratore di vario genere, che firma i suoi lavori con lo pseudonimo di Nisa. Nom de plume con cui si autocita, insieme all’amico Redi, nel brano “Eulalia da Forlì”: "… Un castello lo dà a Nisa, un castello lo dà a Redi…"

Come pittore di libri per ragazzi illustra Avventure del barone di Munchausen ospitato nel 1933 nella collana Grandi Novelle delle Edizioni Edit, diretta da Armando Curcio, futuro editore.

Nel mondo del fumetto firma nel 1938 i testi di “Tempesta” e “Diavolo Nero” pubblicati su I Romanzi Del Cigno dell’editore Mario Conte. Sempre nel 1938 e sempre per i disegni di Petillo ha scritto la serie I Sorci Verdi pubblicata sugli albi omonimi dalle Edizioni Emi che hanno in catalogo soprattutto la pubblicazione di spartiti musicali, come “Valzer d’ogni bambina” dal film Incontri di notte. Salerno collabora anche per Gli Albi di Scimmiottino e per Modellina.

Ma è soprattutto uno dei più gettonati vignettisti di spartiti musicali. Sue, tra le tante, sono le copertine di “Ti chiami Mammola” delle Edizioni Musicali Redi e “Dietro Castel Sant’Angelo” delle Edizioni Musicali Metron, entrambe pubblicate a Milano nel 1946.

Gli spartiti musicali

A proposito di spartiti musicali, capita, visitando i mercatini di modernariato, di trovarne nascosti sui banchi di oggettistica varia insieme a libretti di operette e raccolte di canzoni. Si presentano prevalentemente come dei quartini con all’interno lo spartito e i ritornelli di una o più canzoni, e presentano copertine curiosamente familiari. A realizzarle sono infatti alcuni autori che hanno svolto anche attività di vignettisti e fumettisti, il cui rapporto con i parolieri si sviluppa parallelamente anche nell’editoria libraria e periodica tradizionale.

Così come alcune case editrici musicali nel corso della loro attività hanno sperimentato il mondo dell’edicola e della libreria, come le Edizioni Emi.
Un ottimo esempio di commistioni tra fumetto e canzoni è lo spartito di “La luna nel rio” pubblicata nel 1956 a Milano dalle Edizioni Musicali Star. Il brano è portato al successo da Gianni Ferrio. I testi sono firmati da Giancarlo Testoni e Panzeri, mentre l’autore della copertina è Sandro Angiolini. Testoni e Sandro Angiolini sono già stati complici nella realizzazione di alcuni volumi per l’infanzia e nello stesso periodo hanno pubblicato su Chicchirichì della Casa editrice Dardo. Senza dimenticare le numerose copertine disegnate da Guido Crepax. Tutti ottimi motivi per iniziarne una catalogazione su questa… rete.

Gianni Bono



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