GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Giussani Angela

Angela Giussani Italia

editore, sceneggiatore

10 Giugno 1922 - Milano

10 Febbraio 1987 - Milano

Angela Giussani nasce il 10 giugno 1922 a Milano in una famiglia della borghesia imprenditoriale. Il padre Enrico è nel settore tessile. L’educazione avviene in scuole private cattoliche. D’estate trascorre le vacanze familiari a Cervia con la sorella più giovane Luciana e con il cugino Renzo, considerato come un fratello. Nella località romagnola conosce Gino Sansoni, giovane vulcanico e di belle speranze che nel volgere di pochi anni diventerà un editore “d’assalto”, ma nella fase finale della Seconda guerra mondiale la famiglia Giussani è costretta a sfollare e i due si perdono di vista. Concluso il confitto, Angela ha una gran voglia di diventare una donna indipendente e si trova un lavoro a tempo parziale in un ufficio di import-export.

Gino Sansoni la incontra a Milano e, diventato nel frattempo imprenditore nel settore pubblicitario, le offre di lavorare con lui. Angela accetta e presto i due si fidanzano per poi convolare a nozze, il 30 dicembre 1946. Col marito collabora agli allestimenti per la Nuova Fiera Campionaria di Milano, ma posa anche come modella pubblicitaria per vari marchi, tra cui i tessuti dell’azienda Bemberg e gli apparecchi radiofonici Ducati (che ancora non produceva motociclette). Nel 1950 fonda con Gino Sansoni l’Istituto Librario Editoriale che pubblica “Il vademecum della Sposa”, una “Piccola enciclopedia moderna della donna e della casa”. Il volume è corposo e conta più di 300 pagine, un progetto importante, perfino sfarzoso sotto certi aspetti, ricco com’è di prestigiose introduzioni come quella di Orio Vergani, giornalista considerato il primo fotoreporter italiano, o quella dell’allora arcivescovo di Milano, il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Erano presenti altri interventi a cura di Giovanni Cenzato, giornalista del Corriere della Sera e scrittore di viaggio e del senese, sceneggiatore e scrittore per ragazzi, Luigi Bonelli.

Il vademecum si rivela un grande successo editoriale ed è una dimostrazione plastica della grande versatilità di Angela che per quell’opera è redattrice, grafica e perfino modella e disegnatrice di figurini di moda. Angela non solo è una donna creativa ma è anche estremamente esuberante e attiva. Oltre a essere stata una delle poche donne italiane a guidare l’automobile già dagli anni Quaranta, decide di prendere anche un duplice brevetto di volo, per diporto personale e anche per accompagnamento di passeggeri. Insieme all’amico Remo Berselli fonda la Giuber, agenzia pubblicitaria che prende nome dalla fusione dei loro cognomi. Il passo successivo è la creazione di una propria casa editrice e, nel 1961, dopo un’esperienza libraria dedicata all’infanzia, dà vita all’Astorina con la quale intende occuparsi di fumetto. La prima collana portata in edicola, nel dicembre 1961 è quella degli ALBI OKEY! Vi sono presentate le avventure del pugile Big Ben Bolt, un fumetto statunitense nato nel 1950, scritto da Elliot Caplin e disegnato da Cullen Murphy. In parallelo, l’ingresso e la frequentazione per motivi commerciali delle librerie e cartolerie, fa venire in mente ad Angela di produrre anche giochi stampati da vendere in busta a prezzi economici.

Tra questi, le “nuove figurine plastiche americane”, dei gettoni con i quali si potevano realizzare un bel po’ di giochi. Ma in quel periodo, Angela è soprattutto alla ricerca di un’idea per un fumetto di nuova concezione che si rivolga a un pubblico adulto e che abbia tematiche più interessanti rispetto a quelle offerte dalla concorrenza. Più volte ha dichiarato che in quel periodo le era capitato di rileggere un romanzo di Fantômas e di essersi divertita parecchio. Era altresì estimatrice di altri personaggi classici di “ladri gentiluomini” come Arsène Lupin e Rocambole.

Comincia così a pensare di traslare la figura del criminale romantico in un fumetto di ambientazione contemporanea. Altro elemento innovativo nelle scelte editoriali di Angela è quello passato alla storia come “l’effetto pendolare”. Poiché gli uffici milanesi della casa editrice affacciavano sul capolinea delle Ferrovie Nord, Angela ogni mattina vedeva riversarsi nella piazza migliaia e migliaia di pendolari in marcia verso i luoghi di lavoro, dopo aver affrontato un viaggio della durata media di trenta, quaranta minuti. È così che pensa di ideare un fumetto fatto su misura per loro. Di piccolo formato, da potersi mettere comodamente nella tasca del soprabito e con una foliazione di un centinaio di pagine, in modo da poter essere letto appunto in una mezz’oretta di trasporto e, soprattutto, ricco di colpi di scena mai visti prima. In questo modo prende corpo l’idea di DIABOLIK, il “Re del terrore” dagli occhi di ghiaccio, un antieroe che ribalta ogni prospettiva fino ad allora considerata normale.

Una cosa inaudita per l’epoca. La prima uscita è del novembre 1962, e dopo quella data l’edicola italiana non sarà mai più la stessa: sono nati i fumetti “neri”, subito osteggiati da parte dell’opinione pubblica benpensante. Anche se, a questo proposito, Angela ha sempre dichiarato: “Riteniamo che in Diabolik non ci sia niente che possa offendere il pudore di un ragazzo”. Per tutto il primo anno la testata marcia a rilento. Angela coadiuvata dalla sorella Luciana gira le edicole d’Italia cercando di convincere i gestori a mettere in bella vista la nuova testata e i giochi della casa editrice anche attraverso l’uso di semplici omaggi come... fiaschi di vino! È solo con il numero 14 e gli inizi del 1964, che è ormai chiaro che Diabolik sta conquistando un suo pubblico. È la fondazione di un mito dell’immaginario popolare italiano che non si interrompe neppure con la scomparsa dell’autrice, avvenuta a Milano il 10 febbraio 1987.
Creazione scheda: zak, 07/11/2022
Ultima modifica: zak, 07/11/2022