GUIDA AL FUMETTO PERSONE Trigo Gustavo
Gustavo Trigo - Marcos Adán, Al Siegel Argentina
autore unico, disegnatore
17 Dicembre 1940 - Rosario, Santa Fé, Argentina
28 Luglio 1999 - Roma
Nato a Rosario, città centrosettentrionale dell’Argentina, nella provincia di Santa Fé, il 17 dicembre 1940, Gustavo Trigo inizia a interessarsi ai fumetti fin da bambino, quando s’innamora delle storie di Rip Kirby, il detective creato da Alex Raymond. Negli anni Cinquanta frequenta una scuola di fumetto per corrispondenza, ma quando inizia a disegnarli si innamora anche della pittura. Così, a soli diciotto anni, decide di dedicarsi completamente a quest’ultima, lasciando temporaneamente da parte i comics, sostenuto nella scelta dal proprio insegnante di pittura, secondo il quale non può occuparsi di giorno di Superman e di notte di Picasso.Ma il richiamo dell’historieta è troppo forte. Così, nel 1958, Trigo incomincia a lavorare professionalmente per diverse case editrici, tra le quali l’Editorial Frontera, che pubblica la rivista Hora Cero. Uno dei suoi primi lavori come autore completo è El limpiapueblos pubblicato sulla rivista Tabù e firmato con lo pseudonimo di Marcos Adán che userà in altre occasioni. Fino al 1965 pubblica su comics come Bala de Plata e sulla rivista Historietas serie intitolate El viejo código, La última risa e Desmemoriado. In seguito collabora con la Editorial Columba, il pricipale editore argentino di fumetti, per il quale disegna moltissime storie brevi e il western Ted Marlow firmato sempre come Marcos Adán. In questo periodo fa anche la conoscenza di altri fumettisti, tra i quali gli italiani Hugo Pratt, Guglielmo Letteri, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro. Imbastisce poi delle collaborazioni con editori stranieri, specializzati nel campo del fumetto romantico e di guerra, come la statunitense Charlton Comics e la britannica Fleetway Publications.
Negli anni Settanta contribuisce, tra le altre, alla testata Gente, e Top per la quale realizza la serie Marc y Andy Kogart che firma con il nuovo pseudonimo di Al Siegel. Nel 1971, ancora per la rivista Top, disegna, su sceneggiature di Osvaldo Lamborghini, la serie Marcie. Si tratta di un poliziesco ai limiti del grottesco, ricco di battute umoristiche, che viene accolto da una discreta popolarità.
Nel 1974, per il periodico femminile Para Ti, insieme allo sceneggiatore Horacio S. Meyrialle, crea la serie giallo-rosa Angela de Los Angeles, periodista. Dallo stesso anno lavora per le Ediciones Record per le quali sceneggia numerose serie come Memorias del Riachuelo, Serie Negra, Zero Galvan, Jungla de asfalto e Búster. Come autore completo realizza diverse serie di genere poliziesco/avventuroso, come Maura Vuela e La resaca.
In particolare, in questo periodo intreccia una collaborazione anche con lo sceneggiatore Héctor G. Oesterheld, dei cui fumetti è stato un accanito lettore fin da ragazzo. Su suoi testi realizza molti adattamenti di film e telefilm di successo passati su Canal TV. I due autori riprendono anche Sgt. Kirk lasciato da Hugo Pratt sulla rivista Billiken e, nel 1974 su Noticias, la lunga storia di fantascienza La guerra degli Antartes (originariamente, nel 1970, disegnata da Napoleon), che non giunge a conclusione perché, dopo la chiusura della rivista, Oesterheld, già costretto a usare uno pseudonimo poiché iscritto nelle liste dei ricercati del regime dittatoriale, è sequestrato assieme ai suoi familiari e fatto sparire. Di lui, a tutt’oggi, rimane solo un nome nella sterminata lista dei desaparecidos. Sempre negli anni Settanta, un periodo tormentato per l’Argentina, Trigo apre un proprio studio a Buenos Aires, nel quale forma diversi allievi, come Enio, Vitacea e Casalla.
Negli anni Ottanta continua a collaborare con le Ediciones Record con le serie Los Gorilas de Cindy e La maga, quest'ultima su sceneggiatura di Eugenio Mandrini. Per le testate satirico-umoristiche delle Ediciones de la Urraca crea Gomez e El corazón de Concheta. Nel 1989 pubblica Tierra de monstruos sulla rivista Trix.
Verso la fine del decennio comincia a lavorare con l’Italia, dove in seguito si trasferisce con la famiglia. Molte sono le serie disegnate per i settimanali LANCIOSTORY e SKORPIO della Eura, spesso su testi di Saccomanno. Tra questi c’è anche Giungla di pietra, incentrata sulle vicende di Gomez, un detective argentino dalla corporatura massiccia, incapace di portare a conclusione i propri casi.
Per il mensile L'ETERNAUTA firma numerose copertine e qualche storia breve, oltre alla serie Città di notte, su testi di Alberto Ongaro, ennesima rivisitazione malinconica, con un velo di ironia, del genere detective story. Trigo si dedica anche all’insegnamento, prima al Laboratorio del Fumetto di Roma, poi alla Scuola Romana del Fumetto, seguìto con passione dai suoi studenti. Il suo tratto è ormai facilmente riconoscibile, talvolta fin troppo rapido, ma attento ed efficace nell’equilibrio di bianchi e neri, che danno vita a contrasti suggestivi e a tavole dalla composizione armonica.
Nel 1986 intraprende una collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, per la quale disegna tre episodi di DYLAN DOG – “Jack lo Squartatore” (n. 2), “La bellezza del diavolo” (n. 6) e “Vivono tra noi” (n. 13) – ai quali fanno seguito, a partire dal 1988, undici albi del poliziesco NICK RAIDER, compreso quello d’esordio della serie, “La vittima senza nome”. Trigo trova anche il tempo per realizzare alcune storie brevi di genere erotico, pubblicate da Coniglio Editore sul magazine BLUE e raccolte in seguito in tre volumi dal titolo Tango Maiale. Negli anni Novanta le sue condizioni fisiche cominciano a destare qualche preoccupazione, imponendogli un rallentamento. Nondimeno sulle riviste argentine di Columba appaiono suoi lavori firmati come Marcos Adán: Saxo (su Cine Color Intervalo,1992), Drakeldorf (su El Tony Todo Color, 1992) e “Diego” (su Todo Color D’Artagnan, 1995).
Dopo un periodo piuttosto critico ritorna al lavoro, contattato da Giancarlo Berardi alla ricerca di professionisti per la sua nuova serie JULIA. Il disegnatore argentino realizza l’albo n. 3, “Nella mente del mostro”, poi il suo male si aggrava e non riesce a ultimare la seconda storia affidatagli, “Il delitto negato”, completata da Enio Legisamón, suo connazionale e allievo, e da Marco Soldi. Gustavo Trigo scompare il 28 luglio 1999 a soli cinquantanove anni.
Davide Castellazzi,
Cristiano Zacchino
Creazione scheda: zak, 03/12/2021
Ultima modifica: zak, 03/12/2021
Ultima modifica: zak, 03/12/2021