PROTAGONISTI 17 Novembre 2015
Luce su Clario Onesti!
Un curioso caso di quasi omonimia nasconde un grande artista.
I lettori dello storico Intrepido tascabile degli anni del Boom ricordano la divertente saga, molto ben disegnata, di Girano di Bergevac: una sorta di divertissement comico di ambientazione western del Cyrano de Bergerac.

La cucina redazionale del tascabile della casa editrice Universo, della quale Luigi Grecchi è l’indiscussa punta di diamante nell’ambito della sceneggiatura, affida a un “certo” Onesti (che così si firma sotto il titolo in alcuni episodi) la serie di Girano, ispirata alla celebre commedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918).
Siamo negli anni in cui disegnatori e sceneggiatori lavorano in modo anonimo e chi volesse saperne di più sul versatile disegnatore di Girano non ha altri elementi per identificarlo che attenersi al cognome, che ben presto scomparirà da questo e da altri fumetti dell’Intrepido, come pure da quelli di altri editori. Qualche redattore solerte, addirittura, ne cancellerà anche lo stesso cognome in alcune puntate del secondo episodio di Girano, che si cerca di liquidare in modo che il suo peso nell’albo sia sempre meno significativo, pubblicando puntate sempre più brevi della sua seconda e ultima storia: “I parrucchieri della prateria”.
Nei decenni seguenti, qualcuno tenta di nuovo di scoprire qualcosa di più sul misterioso disegnatore, la cui mano coincide con quella che ha disegnato su Albi dell’Intrepido il ciclo Sem…olino Flash. Una serie poi riformattata su Il Monello sotto il nuovo titolo Sem & Pan, rimontando le vignette originarie e riducendo di almeno metà del testo in questa seconda, interpolata ristampa. Qualcuno azzarda che “Onesti” sia Claudio Onesti, meglio noto con il nome d’arte di Clod, fumettista de il giornalino, prima ancora in attività presso le Edizioni Alpe con storie a più mani con Bonvi e Silver, a partire dalle prime avventure di Cattivik. Ma i dati anagrafici dei due Onesti non coincidono. Infatti, quando esce Girano, Clod frequenta ancora le scuole elementari, e l’Intrepido nemmeno lo legge! Un esperto di fumetti come Romano Mangiarano ci chiarisce che il vero nome di Onesti non è “Claudio”, come è stato scritto in qualche pezzo critico, bensì “Clario”, e che una sua domanda sulla sorte di questo disegnatore rivolta a Corrado Zucca, caporedattore della Universo, non ha ricevuto risposta. Nemmeno il principale datore di lavoro di Clario Onesti ha mantenuto i contatti con lui dopo la brusca interruzione della sua attività fumettistica, presumibilmente determinata da dissapori con la redazione, a giudicare dal modo quantomeno singolare in cui viene sbrigativamente conclusa la storia “I parrucchieri della prateria”, come pressato da una richiesta di “chiudere bottega” in fretta.
Un contributo importante sulla vita e le opere di Clario Onesti, in anni molto recenti, viene da alcuni appassionati lettori del blog Cartoonist Globale, tenuto dal sottoscritto a partire dal 2007 nelle pagine web del quotidiano Il Sole 24 Ore. La possibilità di interagire tramite il web con persone che altrimenti non sarebbero mai state raggiunte consente allo stato delle cose di risolvere il mistero, tratteggiando un profilo ampio e articolato di questo bravo artigiano del Fumetto e artista visivo di una certa importanza.
Il suo spessore nel mondo dell’arte italiana, come avviene per altri colleghi che seguono un analogo percorso, a cominciare da Walter Cremonini, cresce subito dopo che il papà grafico di Sem e Pan e del loro antagonista Iena Giulio, ha abbandonato le “carte povere”, confermandosi ispirato pittore e divenendo uno dei più grandi incisori italiani del Novecento. Esperto di tutte le tecniche calcografiche originali, Clario Onesti lega infatti il suo nome, fra gli anni Settanta e Ottanta, a una tecnica di incisione diretta su acciaio eseguita con una punta meccanica vibrante. Ne ricordiamo nella biografia alcune opere, in un excursus più dettagliato sulla produzione dell’autore. La sua pratica incisoria si confà perfettamente a un ex disegnatore di fumetti, che ha appreso abilità e velocità tramite la lunga attività di rifinitore a pennellino, con l’inchiostro di china, svolta per la Universo su più testate. Il suo lavoro in questo senso è difficile da individuare in assenza di fonti certe, ma è sicuro che Onesti abbia inchiostrato le matite (finite o appena abbozzate) di Sergio Molino, ma anche di Cesarina Amoretti Putato, per esempio (secondo alcuni studiosi, come Luciano Tamagnini) sulla saga Arriba Gringo! dell’Intrepido, almeno nelle prime puntate dell’episodio iniziale.
Come artista figurativo, Onesti è anche autore di svariati dipinti, nei quali predilige, come soggetti, i nudi femminili e i cavalli. Oltre al collega ricercatore e critico Alberto Becattini, sul blog Cartoonist Globale contribuisce a ricostruire la scheda artistica di Clario Onesti un suo estimatore presentatosi semplicemente come “Giuseppe”, un collezionista che conferma alcuni dati biografici già noti di Clario Onesti e ne aggiunge altri. Lo ringraziamo con riconoscenza.
A questo link, la scheda (per il momento esaustiva) sull’attività dell’autore.
Luca Boschi