Anno di prima pubblicazione: 1900
n. 1 (1) 25.02.1900
n. 10 (3.XXX) 12.1988-01.1989
Codice Editore: TRB
Casa Editrice: Il Travaso > Ares
Via Milano 69 - Roma
Direttore Responsabile: Pio Vanzi > Guglielmo Guasta > Filiberto Scarpelli > Toddi > Apolloni > Guido Milelli > Guglielmo Guasta > Mario La Rosa > Luciano Ferri
Autorizzazione tribunale: RM (17.09.48) > (25.07.57) > (17.06.60)
Stampatore: Stabilimento Tipografico de La Tribuna
Periodicità: Settimanale
Foliazione: 16 pgg. autocop. > varie > 48 + cop.
Formato: 29 x 37 > vari > 22 x 29,5 pm
Colore: Misto
Prezzo: Cent 30 > vari > Lire 2.000
Escono più di 3.300 numeri in 89 anni. Dal 1900 al 1944 ha inizialmente numerazione progressiva (poi doppia numerazione, progressiva ed annuale) e raggiunge il n. 2302 (4 giugno 1944). Dal 1946 al 1966 escono altri 1000 numeri circa, con numerazione annuale, non progressiva. Nel 1966, dopo un primo n. 1 la numerazione ricomincia da 1 con testata IL NUOVO TRAVASO. Esce poi un'ultima serie fra il 1986 ed il dicembre 1988/gennaio 1989.
Serie I n. 1 (25 feb. 1900) n. 2302 (4 giu. 1944)
Serie II n. 1 (1) (14 giu. 1946) n. 1 (10XX) (15 gen. 1966)
Serie III (IL NUOVO TRAVASO) n. 1 (27 apr./3 mag. 1966) n. 21 (1966)
Serie IV n. 1 (1) (1986) n. 10 (XX) (dic. 1988/gen. 1989)
Foglio a carattere comico e satirico fondato a Roma nel febbraio del 1900 da Carlo Montani, Filiberto Scarpelli, Romeo Marchetti, Tolomei, Enrico Novelli (Yambo) e il poeta romanesco Trilussa. Il settimanale, nel genere tra i più longevi, si inserisce nella grande tradizione di giornali quali gli inglesi "Punch" e "Vanity Fair", i francesi "Le Rire" e "Le Canard Enchainé", il tedesco "Simplicissimus", il russo "Krokodil", e gli americani "Esquire" e "New Yorker"; e si ispira per la testata al foglio venduto per le vie della capitale dallo “scrittore metafisico” Tito Livio Cianchettini, che suggerisce il lunghissimo titolo IL TRAVASO D’IDEE (DALLA MIA RECIPIENTE TESTA NELL’ALTRUI RECIPIENTI TESTE). Per questo, anche dopo la sua morte nel gennaio del 1900, Cianchettini è ricordato con i suoi moltissimi epigrammi pubblicati uno a settimana per una ventina d’anni sotto la testata, affiancati a un suo ritratto nel quale regge un cartello con la scritta “Accidenti ai capezzatori”, tratto direttamente dal suo originale giornalino (scritto a mano su un unico foglio di cm 18 x 24). A poche settimane dalla scomparsa di Cianchettini, Carlo Montani, già redattore di FANFULLA e DON CHISCIOTTE, pittore e giornalista, spinto dall’amico Filiberto Scarpelli, fonda IL TRAVASO DELLA DOMENICA, titolo che poi si allunga diventando IL TRAVASO DELLE IDEE E DELLA DOMENICA. Dopo la seconda guerra mondiale, quando per ottenere il permesso di riprendere le pubblicazioni i giornali devono aggiungere o amputare qualche cosa in testata, diventa semplicemente IL TRAVASO.
Consolidatosi agli albori del periodo fascista grazie alla sua satira pungente, IL TRAVASO cambia rotta dopo che il suo direttore, Guglielmo Guasta (in carica dal 1921 al 1925 e dal 1946 al gennaio 1962, richiamato varie volte dagli organi del Governo e spesso censurato nei testi e nei disegni, querelato un centinaio di volte) viene processato per oltraggio al pudore. In una delle sue performance politiche, Guasta si autoproclama Demodittatore della Repubblica Travasatoria di Guastogna, emette perfino francobolli e indice un referendum che porta IL TRAVASO da giornale settimanale a rivista mensile, formula durata fino a tutto il 1962, quando torna settimanale. La testata annovera tra i suoi collaboratori firme storiche dell’umorismo italiano: da Achille Campanile a Amerigo Bartoli, da Sergio Tofano a Umberto Onorato a Luigi De Simoni oltre a personaggi del calibro di Federico Fellini, Sandro Giovannini, Ferrante Alvaro De Torres, Pasquale Ruocco e Vittorio Metz. Vi collabora anche Gabriele D’Annunzio, sostenitore di una versione quotidiana durata per circa un anno, alla quale contribuisce il poeta Trilussa. Con il tempo la testata si trasforma quindi in un giornale brillante e arguto che si limita a battute generiche e a satira di costume abbandonando i riferimenti precisi a personaggi politici e a fatti di scottante attualità. Oltre ad articoli, poesie e vignette, spesso sbeffeggia altre pubblicazioni dal CORRIERE DEI PICCOLI a GRAND HOTEL alla stessa LA TRIBUNA ILLUSTRATA. Celebri le sue “donnine” disegnate da Gianni Isidori, Mameli Barbara, Vittorio Cossio, G. Belli, Sandro Kremos (Niso Ramponi) e Bompard. La rivista gode di una notevole popolarità ancora per tutti gli anni Cinquanta, quando raggiunge tirature anche di 300.000 copie.
La pubblicazione, che cambia ripetutamente grafica, formato e foliazione, presenta dal 1947 al 1948 doppia copertina, la prima in bianco e nero, la seconda a colori. La testata occupa tutta la parte alta della copertina e il sottotitolo recita “Organo Ufficiale delle Persone Intelligenti". Vignette di Scarpelli, Taranto, Manca, Attalo, Maestro, De Simoni e Onorato. Dall’anno precedente prosegue il fumetto parodia di GRAND HOTEL dal titolo “Anime Scatenate” e realizzato da Manca. In ultima pagina la rubrica “La Torre di Babele” con vignette tratte dai maggiori giornali satirici italiani (DON BASILIO, MARC’ANTONIO, CANDIDO, GIRARROSTO, IL GUERINO, CANTACHIARO, IL MERLO GIALLO...). Fra gli interventi letterari compaiono le firme degli scrittori Maccari e Brancacci. Dal 1951 le copertine sono realizzate in gran parte da Giovanni Manca. In IV di copertina vignettona con donnina e paginone di Jacovitti dal titolo “Colpi di Sole”. Si pubblicizza l’elezione di Miss Travaso. Dal 1952 nuova grafica di testata. Annata dei migliori disegni in I e IV a tutta pagina di Manca (Girus) o Niso (Kremos), vignette interne di, Jacovitti, Benti, De Simoni, Di Santo, Isidori, Mastroianni, Normanno, Maxwell, Olivieri, Morosetti e perfino il futuro designer Mendini. Racconti di Migneco e Pitigrilli. In IV copertine false di periodici fra cui “La Domenica del portiere”. Personaggi dei fumetti presi in giro da Isidori (“Pecos Bull” a puntate), Guasta & Manca (“Per i Piu’ PCIni” e “La pulzella capricciosa”), Guasta & De Simoni (“Mahm uomo preistorico”), Ammurri & Isidori (“Le avventure di Natoieri” tutti in quadri e versi alla maniera del CORRIERE DEI PICCOLI). Rassegne sui vignettisti di tutto il mondo nella rubrica “Eppur si ride” (Europa, Usa, Messico, Australia...) e collage di news “La settimana Incolor”. Dal 1953, in ogni numero, una tavola (su carta gialla) con STEVE CANYON senza la firma dell’autore Milton Caniff. Nel 1954 tornano de due copertine. Dal 1958 il sottotitolo diventa “Organo ufficiale delle persone intelligenti” e sulla parte in alto a sinistra un bollino (con i volti dei disegnatori) da ritagliare con i punti della Repubblica Demodittatoriale Progressista di Guastogna utili per votare i “Travasonorevoli” e per aderire al referendum di gradimento dei lettori. In copertina le pin-up di Niso e retro con vignettona comica a tempera di Nistri. Compaiono le prime vignette dei “lettori” esordienti Putzolu, Morgione, Fremura, Prosdocimi, Vienna, Bartolozzi, Botter e Giorgio Forattini. Qualche tavola dei fidanzatini a colori di Peynet ma in gran parte di Isidori. Due serie di Jacovitti in puntate da una tavola, PASQUALINO RIFIFÌ e SEMPRONIO. Dal n. 27 del luglio 1960 passa da settimanale a mensile. Dal 1961 il sottotitolo diventa “Rivista mensile per le persone intelligenti”, mentre all’interno riprende il logo dei primissimi numeri del 1900. Dal 1962 flip book con in quarta la testata “Travaso Film” e una sezione di cronaca di cinema e spettacolo in gran parte di carattere fotografico. Dal 1963 formato quotidiano, la direzione passa a Mario La Rosa. Il neo direttore è affiancato da Fulvio Palmieri, uomo di vasta cultura, e Dino Verde, sottile umorista e grande autore di testi per radio e televisione. Fra i collaboratori arrivano Morbelli, Faele, Talarico, Luzi, Accolti e Walter Chiari. In ultima pagina, la storica rubrica “Ghigliottina” con grande testone-caricatura (di Santelli) e relativo testo che ‘taglia la testa’ ai volti noti dell’annata. Dal 1964 torna al formato di cm 27 x 37 pm (ma dal n. al n. 27 e per tutta l’annata, l’altezza è di 34 cm.), e presenta il sottotitolo "Settimanale satirico politico di attualità". Copertine di Ciriello. Vignette interne di Guasta (Guaxta), Attalo, Giammusso, Folco, Coco e vignette tratte dall’inglese "Punch" firmate in gran parte da Steadman. Nel 1965 le copertine passano a Santelli che realizza caricature di personaggi famosi, da Soraya a Fanfani, da Vanoni a Pasolini. Nel 1966 la testata diventa IL NUOVO TRAVASO, assume formato rivista di cm 22 x 29,5 pm e la direzione passa a Luciano Ferri. Copertine con grafica collage in caricature pittoriche o design naif da murale di cui alcune dell’umorista Angelo Olivieri, autore anche di alcune vignette interne. In IV di copertina fotografia in topless di attricetta italiana o nordica. Il contenuto è quasi totalmente giornalistico e politico con largo uso fotografico anche in collage e pochi disegni. Spariscono gli illustratori e gli umoristi celebri (rimane Folco amico di Verde) e arrivano nuovi vignettisti fra cui Olivieri, Nino Falanga, Manetta, Artioli, Claus, Codognotto e l’esordiente Massimo Mattioli che si firma Max, che crea il suo primo personaggio a fumetti, BRIVIDIK. Nel 1987 riprende le pubblicazioni sotto la direzione di Mario La Rosa, prima in formato giornale e poi rivista. Vi collaborano Melanton, Bucchi, Vauro, Passepartout, Giuliano Nistri, Stefano Disegni, Cemak, Giannelli, De Angelis, Vittorio Vittorio Vighi e Cavallo.
Supplementi
SP1 - ALMANACCO DEL TRAVASO - Varie edizione come il 1923 e 1925 (72 > 96 pgg. + cop. - cm 17,2 x 25,3 dq - Misto)
SP2 - TRAVASISSIMO (La Tribuna, 1948)
SP3 - “A Basso La Merica!” - suppl. al n. 44 - 1948 - 32 pgg. + cop. - cm 18 x 12,5 pm - Misto - Lire 30. Avventure di SCOPOLONE E BELLICAPELLLI scritte da Guasta e disegnate da Benito Jacovitti (Tic).
SP4 - “La domenica del portiere” organo del sindacato portinai - n.u. - suppl. al n. 10 - 11 marzo 1951 - 16 pgg. + cop. - cm 28,5 x 39 pm - 4 + 1 - Lire 40. È un fascicolo di propaganda elettorale, parodia de LA DOMENICA DEL CORRIERE.
Volumi
VB1 - “Per modo di dire... Componimento di Pierino, riveduto e corretto dal suo amico” - Edizioni Il Travaso delle Idee - Roma - 1911 - 64 pgg. + cop. - cm 20,5 x 15,5 dq - Bianco e nero - Lire 2,50. Vignette con didascalie di Filiberto Scarpelli. Nella stessa collana “Maria Tegami Intima” (Lire 2), “Oronzo E. Marginati Intimo” (Lire 2) e “Le ciacole di Bepi” (Lire 3).
Bibliografia
FQ (1989)