GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Paparella Raffaele

Raffaele Paparella Italia

disegnatore

26 Dicembre 1915 - Milano, Italia

11 Novembre 2001 - Tortona, Alessandria, Italia

Dopo aver conseguito il diploma magistrale, Raffaele Paparella si dedica per due anni all’insegnamento. Nel 1937 risponde a un’inserzione dell’editore Lotario Vecchi e inizia così la sua carriera di illustratore realizzando disegni umoristici pubblicati su "L’Asso Sportivo" e poi su "La Piccola Italiana". Dal 1940 collabora al periodico cattolico IL VITTORIOSO, inaugurando un lungo sodalizio con lo sceneggiatore Gian Luigi Bonelli. Su testi di quest’ultimo, Paparella disegna il secondo episodio delle avventure di MARCO VALLI, dal titolo “Il terrore del Colorado” (1940) e la serie epica "I tre gigli" (1941), entrambi ristampati nel dopoguerra nella collana ALBI DEL VITTORIOSO, serie Ted (1941). La collaborazione tra i due prosegue sulle pagine di AUDACE con "I crociati" e con la lunga saga "I conquistatori dello spazio" (1941-1942). Negli stessi anni Mondadori gli affida "Cabiria", le cui tavole usciranno su TOPOLINO (1943). Chiamato alle armi, nel 1942 è costretto a interrompere l’attività, e le avventure dei suoi personaggi vengono portate a termine da altri disegnatori.

Al termine del conflitto Raffaele Paparella disegna per la AVE (editrice de Il Vittorioso) "I Ragazzi di piazza cinquecento" (1945) su sceneggiatura di Bonanno. Poi, per la Casa Editrice Universo, "Il duca nero" e "Terra proibita", pubblicati nella collana ALBI DELL'INTREPIDO (1956). A partire da 1948 realizza per Mondadori alcune copertine degli ALBI D'ORO, mentre su Topolino appaiono "La compagnia dei sette per il mondo" (iniziata nel 1939 da Walter Molino), e "Sulle acque del Gran Rio", entrambe su testi di Federico Pedrocchi), oltre a "Satana dell’universo" (testo di Mario Gentilini). Nel 1948, ancora su sceneggiatura di Gian Luigi Bonelli, disegna "Il ladro di Bagdad", pubblicato nella COLLANA SERIE D'ORO AUDACE (n. 11). Intanto lavora anche per il giornale SALGARI (prima serie), realizzando "Il leone di Damasco" (1946), "Le stragi delle Filippine" (1946-1947) e "La favorita di Mahdi" (1946-1947), queste ultime due proseguite poi per l’editore argentino Cesare Civita. Per la seconda serie del settimanale salgariano riduce "Capitan Tempesta" (1948-1949). Sulle pagine degli ALBI SALGARI della E.G.L.A trovano spazio altre sue opere come "Vendetta siberiana" (1946), "L’assedio del fortino" (1949) e "Il fiore delle perle" (1949).

Nel 1949 con la realizzazione grafica di PECOS BILL, il leggendario eroe del Texas, su testi di Guido Martina, Raffaele Paparella segna una tappa fondamentale sia nella sua evoluzione artistica sia nella storia del fumetto italiano. Da solo, o in coppia con Pier Lorenzo De Vita, o ancora alternandosi con altri grandi nomi (Luigi "Gino" D’Antonio, Roy D’Ami, Antonio Canale, Francesco Gamba, Dino Battaglia e Leone Cimpellin) Paparella imprime in Pecos Bill il suo inconfondibile “marchio”. Tra il 1952 e il 1953, ancora su testi di Martina e con le matite di De Vita, disegna OKLAHOMA, pubblicato negli Albi d’Oro. "La piccola vedetta lombarda" e "Il tamburino sardo", tratti da "Cuore" di Edmondo De Amicis e ridotti a fumetti da Gian Luigi Bonelli, sono le ultime opere di Paparella per il mercato italiano (Edizioni Araldo).

In seguito, tranne per una breve parentesi mondadoriana (l’albo DYNO, 1965), Paparella “emigra” in Francia dove affida le sue tavole all’editrice lionese Lug di Marcel Navarro, diventandone in breve tempo una colonna portante. Tra le serie di questo periodo, Popescu et Silly, Madison Bill, Lucifer, J.B. et C.ie, Frank Ale, Robertino, Benny des Marais e Johnny Boy. Nel 1978 realizza alcune copertine per le riproposte, da parte della casa editrice Epierre di Gianni Bono, delle serie mondadoriane di Pecos Bill. Ritiratosi dall’attività intorno alla metà degli anni Ottanta, Paparella si dedica a disegnare vignette satiriche per hobby. Muore a Tortona, in provincia di Alessandria, nel 2001.


Fonti bibliografiche
Bono Gianni, Foto di Famiglia “Raffaele Paparella”, in Tex, n. 328, febbraio 1988, Daim Press, Milano.
Bono Gianni, Enciclopedia Mondiale del Fumetto, 1978, Editoriale Corno, Milano.
Creazione scheda: zak, 21/09/2015
Ultima modifica: zak, 21/09/2015