GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Villa Claudio

Claudio Villa Italia

31 Ottobre 1959 - Lomazzo, Como, Italia

Claudio Villa è un vorace lettore di fumetti sin da piccolo. Merito del padre, che porta in casa albi di TEX, BATMAN, SUPERMAN (all’epoca in Italia chiamato Nembo Kid) e gli albi dei CLASSICI DELL’AUDACIA, con i loro fumetti di scuola franco-belga. Il seme è piantato e il giovane si diploma al Liceo Artistico, dopodiché conosce Franco Bignotti ed entra a far parte del suo studio. Sotto la guida esperta del maestro comincia a esercitarsi seriamente nel disegno, copia tavole di Alex Raymond e Jim Holdaway, si impadronisce delle tecniche. È proprio grazie a Bignotti che pubblica i suoi primi lavori nel mercato francese, disegnando tra il 1978 e il 1979 per le Editions Lug di Lione le serie Enguerrand et Nadine e Gun Gallon, fantasy la prima e fantascientifica la seconda.

Villa approda alla casa editrice Sergio Bonelli EDITORE nel 1983, disegnando l’episodio di MARTIN MYSTÈRE dal titolo “Il teschio del destino” (su testi di Alfredo Castelli, apparso sui numeri 11 e 12). Segue una manciata di altri albi del detective dell’impossibile, poi collabora alla creazione grafica di DYLAN DOG, di cui realizza le prime quarantuno copertine con un tratto ormai maturo, di matrice realistica, ricco di dettagli.
Nel 1986 entra a far parte dello staff di TEX, firmando le tavole della storia “Il ranch degli Uomini perduti” (numeri 311/312) su testi di Gianluigi Bonelli.
Contemporaneamente, realizza le copertine degli albetti di saggistica allegati agli speciali estivi della Bonelli, nonché diverse illustrazioni per gli stessi.
Nel 1989 viene nuovamente chiamato a dare il suo contributo alla creazione grafica di un nuovo character bonelliano, NICK RAIDER, detective newyorchese nato dalla fantasia dello sceneggiatore Claudio Nizzi, con cui Villa già lavora su Tex.

La collaborazione con la Sergio Bonelli Editore lo impegna a tempo pieno, ma nel 1992 trova il modo di scrivere e disegnare per il settimanale Epoca la storia breve “Sessanta giorni a Palermo”, incentrata sugli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino.
Nel 1994 arriva un nuovo “riconoscimento” in casa Bonelli, viene infatti scelto per succedere a Galep nella realizzazione delle copertine di Tex, di cui continua a essere anche uno dei principali disegnatori.
Nel 1996 quando la rivista musicale Tutto decide di pubblicare una breve storia di Dylan Dog su testi di una canzone di Claudio Baglioni, “La vie dei colori”, è proprio Claudio Villa a interpretarla graficamente.
Sempre nel 1996 disegna una delle sue storie più riuscite per Tex, “L’uomo senza passato” (numeri dal 423 al 425), che vanta alcune particolarità. Innanzitutto il soggetto è dello stesso Villa, che per la sceneggiatura si affida a Nizzi, in secondo luogo vero protagonista è Kit Willer che, persa la memoria, si trova sfidare il padre. Inoltre, Villa ne approfitta per realizzare diverse vignette di grade formato, inusuali nella classica griglia di Tex, nelle quali ospitare maestosi paesaggi piuttosto che furibonde risse da saloon. Il suo disegno è all’apice: ricco, dettagliato, di forte matrice realistica riesce a fondere classicità con modernità, mentre le sue vignette, spesso dalle inquadrature originali, ospitano un impressionante numero di personaggi, oggetti, sfondi, divenendo delle sorta di piccoli quadri.

La popolarità raggiunta presso pubblico e critica porta Villa anche in una direzione inaspettata, nel 2006 gli vengono infatti affidati i disegni di un one shot per la casa editrice Marvel dal titolo “Devil e Capitan America: doppia morte”, su testi di Tito Faraci. L’artista può così disegnare i supereroi tanto amati nell’infanzia, scegliendo un’impostazione della tavola molto libera e facendo “esplodere” le muscolature dei personaggi, pur nel pieno rispetto delle anatomie. Si tratta, comunque, di un divertissement, una breve parentesi nel suo costante impegno con la Bonelli. Per quest’utima si occupa anche dei posterini allegati a TEX NUOVA RISTAMPA, delle copertine dell’edizione francese di MARTIN MYSTÈRE, per cui punta su uno stile pittorico, e di quelle per la Collezione storica a colori di Tex (volumi venduti in allegato al quotidiano La Repubblica), per realizzare le quali parte dai disegni di Galep, cercando di mantenerne le atmosfere ma aggiornandone il tratto.
All'edizione 2019 di Lucca Comics debutta “Tex l’inesorabile”, "Texone" da lui disegnato.
Creazione scheda: DC, 26/10/2022
Ultima modifica: DC, 26/10/2022