GUIDA AL FUMETTO PERSONE Zaniboni Sergio
Sergio Zaniboni Italia
disegnatore
4 Agosto 1937 - Torino, Piemonte, Italia
18 Agosto 2017 - Giaveno, Torino, Italia
Si avvicina al mondo del fumetto nel 1965, disegnando un adattamento de “I tre moschettieri” per l’editore Beppe Bracco, ma il progetto non vede mai la luce. Il disegnatore si rifugia quindi nel mondo della pubblicità, lavorando come grafico e illustratore. Firma disegni per diverse campagne, alcune dei quali si basano su fumetti destinati a invogliare all’acquisto di qualche prodotto. Come quelli del “Caso Prinz”, nei quali un ispettore indaga sulla “sparizione” della Prinz Bräu, una popolare birra.Il vero e proprio esordio nel mondo delle nuvolette avviene nel 1969, quando pubblica per Gino Sansoni Editore “I veri Promessi Sposi a fumetti”, adattamento in 171 tavole del noto romanzo di Alessandro Manzoni. A quello segue, nel 1968, la serie I Naufraghi, su testi di Pier Carpi e Michele Gazzarra. Si tratta di avventure di genere beat, filone abbastanza popolare al tempo, pubblicate a puntate su IL GIORNO DEI RAGAZZI (allegato del quotidiano Il Giorno) e in seguito raccolte in volume.
Nel 1969 collabora con la rivista HORROR della Sansoni grazie a storie brevi in cui il suo disegno si è ormai affinato ed è facilmente riconoscibile, puntando a un realismo filtrato attraverso una pulizia del tratto che gli consente di dettagliare molto le vignette senza tuttavia renderle pesanti. È inoltre molto attento all’uso delle inquadrature, che cambiano spesso prospettiva riuscendo a rendere dinamica ogni tavola.
Da Sansoni a DIABOLIK il passo è breve, l’editore è infatti marito di Angela Giussani, autrice con la sorella Luciana del personaggio. Zaniboni inizia la sua avventura a fianco del re del terrore nel 1969, disegnando l'episodio “Delitto su commissione”. È solo il primo di quasi duecentocinquanta albi, e innumerevoli copertine, che lo rendono la colonna portante della testata. Inizialmente lo stile fotografico di Zaniboni è abbastanza diverso da quello del Diabolik dell'epoca, ma poiché il disegnatore realizza solo le matite le differenze vengono smussate nel passaggio a china. Durante tutti gli anni Settanta, però, personaggio e interprete grafico crescono assieme e, alla fine, è il tratto di Zaniboni a prevalere: il “suo” è ormai il Diabolik ufficiale. L’artista ha ormai sviluppato anche un modus operandi preciso, che si basa soprattutto sull’uso di fotografie, ma anche di diorami e modellini.
Il suo gravoso impegno col criminale in calzamaglia, e con la collega/amante Eva Kant, non impedisce a Zaniboni di collaborare con altre testate. Fin dai primi anni Settanta sue storie brevi trovano spazio sulle pagine del CORRIERE DEI PICCOLI, ma è soprattutto con IL GIORNALINO delle Edizioni San Paolo che stringe un proficuo rapporto di lavoro destinato a durare quarant’anni. Per il noto settimanale negli anni Settanta firma le tavole del pugilistico Il Campione, su testi di Alberto Ongaro, mentre grazie alle sceneggiature di Claudio Nizzi porta sulla carta il poliziesco Il tenete Marlo – 77° distretto. Negli anni Ottanta tocca all’avventuroso Speedy Car, ideato da Paola Ferrarini, mentre negli anni Novanta è la coppia di investigatori di Reporter Blues a richiedere la sua perizia grafica.
Non fa mancare la sua presenza neanche sulle riviste d’autore. Per ORIENT EXPRESS disegna nel 1982 la serie I Reporters su testi di Giancarlo Malagutti, e su COMIC ART pubblica Pam & Peter, serie scritta da Luigi Mignacco.
In tempi più recenti, oltre che sul consueto Diabolik, si concentra sulla serie umoristica Steam Rail, su testi del figlio Paolo per IL GIORNALINO, incentrata su un bambino amante dei treni e dalla fervida immaginazione.
Nel 1991 per la Bonelli disegna una lunga avventura di Tex scritta da Claudio Nizzi per l’albo SPECIALE TEX n.4, dal titolo “Piombo rovente”.
Tra i vari riconoscimenti, riceve nel novembre 2000 il premio Yellow Kid, “Una vita per il Cartooning” assegnatogli “per la lunga e costante attività diretta alla realizzazione grafica delle vicende di un eroe noir di grande richiamo popolare, rese con efficacia espressiva e ammirevole professionalità.”
Creazione scheda: DC, 31/07/2022
Ultima modifica: DC, 31/07/2022
Ultima modifica: DC, 31/07/2022