GUIDA AL FUMETTO PERSONE Caprioli Franco
Franco Caprioli Italia
autore unico, disegnatore
5 Aprile 1912 - Mompeo, Rieti, Italia
8 Febbraio 1974 - Roma, Lazio, Italia
Dopo aver frequentato il liceo classico “Torquato Tasso” di Roma torna a Mompeo e prende lezioni private di pittura, apprendendo tra l’altro la tecnica del pointillisme, che contraddistinguerà le sue future produzioni a fumetti.Nel 1934 realizza affreschi a motivi pompeiani per l’Abbazia benedettina di Farfa (RI). Nel 1936 espone a Roma quadri e disegni alla galleria S.A.C.A.
Nel 1937, decide di intraprendere la strada del fumettista e inizia a collaborare contemporaneamente sia con ARGENTOVIVO!, sia con IL VITTORIOSO. Nella redazione di quest’ultimo fa la conoscenza di Gianluigi Bonelli. I due si trovano subito simpatici, inoltre condividono non solo una grande passione per il fumetto, ma anche molti riferimenti letterari e cinematografici, che spaziano dai romanzi d’avventura ai film di John Ford. I caratteri affini fanno il resto. Quando accetta la proposta di Bonelli di collaborare all’AUDACE, Caprioli decide addirittura di trasferirsi a Milano e si stabilisce in una pensione poco distante dalla sede della redazione. È proprio per AUDACE che, su testi di G. Luigi Bonelli, disegna “La Perla Nera”.
Si afferma subito per un nuovo e personale stile grafico in cui le ombre sono rappresentate da tanti piccoli puntini e per le atmosfere esotiche delle sue storie di mare. Forse è uno zio Capitano di fregata a trasmettergli l'amore per il mare e i paesi lontani, che Caprioli disegna sin da bambino e senza ancora averlo visto.
Dal 1939 al 1948 collabora intensamente con diversi giornali. Per TOPOLINO realizza quello che è considerato uno dei suoi capolavori: “L’isola Giovedì”, cui seguono altre storie di mare, come “La Tigre Di Sumatra”, “I Fanti Di Picche” e “Nel Mar Cinese Del Sud”. Nel 1943 il CORRIERE DEI PICCOLI pubblica una sua storia ambientata nell’antica Roma, “Nel Deserto Di Cartagine”, mentre su GIRAMONDO, nel 1945, compare un altro suo racconto di mare, “L’isola Tabù”.
Intanto, sul VITTORIOSO, tra il 1945 e il 1946, sono pubblicate le storie “Cuori Nella Tempesta” e “Rose fra Le Torri". In questo periodo Caprioli lavora anche per la casa editrice Capriotti con molte illustrazioni e una storia fiabesca, “L’incantesimo Dell’Orco Barbalà” (1945), e le illustrazioni del libro “Le Fiabe Di Una Volta” (1947) su testi di Mimì Menicucci.
Dopo la chiusura di varie testate per cui lavora, Caprioli si ritrova a disegnare solo per IL VITTORIOSO, per cui all’inizio degli anni Cinquanta realizza una grande quantità di storie. Tra queste, tanto per citarne qualcuna, “I Pescatori Di Perle”, “Aquila Maris”, "Hic Sunt Leones”, “Bianco Stendardo”, “L’ancora Sommersa”, “Dakota Jim”.
Nel 1951 l’editore Arnoldo Mondadori pubblica “Il Mostro Bianco” con 17 sue illustrazioni. La collaborazione di Caprioli con Mondadori prosegue nel 1955 per l’Enciclopedia Dei Ragazzi. Nel 1954 su IL GIORNALINO esce la storia “Il Papa Santo”, su testi di A. Durante.
Dall’inizio degli anni Sessanta realizza svariati disegni di carattere storico-geografico per La Nuova Enciclopedia Illustrata Dei Ragazzi di Armando Curcio Editore e riprende a collaborare saltuariamente con IL GIORNALINO, ma solo come illustratore.
Nel 1965 l’editore romano Armando Curcio pubblica il volume “Viaggio attraverso la Preistoria" su testi di Mario Bianchini con numerose illustrazioni di Caprioli.
Intanto, le difficoltà in cui naviga IL VITTORIOSO e che porteranno di lì a poco alla chiusura stessa del giornale, spingono il disegnatore a ricercare lavoro all’estero attraverso lo studio romano di Alberto Giolitti. Per la Francia, tramite la casa editrice Éditions Aventures et Voyages, tra il 1964 e il 1968 realizza una serie ambientata tra le giubbe rosse del Canada: “La Patrouille Blanche”. Per l’Inghilterra, tra il 1962 e il 1970, produce molte illustrazioni e storie a fumetti per le testate Ranger, Tiger, Lion e Look And Learn della casa editrice Fleetway Publications.
Risale al 1968 l’ultima apparizione di Caprioli sul VITTORIOSO, diventato nel frattempo VITT, con l’episodio “Come ho punito i pirati”, che fa parte della lunga serie intitolata “Con Franco Caprioli nell’avventura del mare”.
Nel 1970 disegna per IL GIORNALINO il racconto “Un pugno di perle” su testi di Renata Gelardini, cui seguono storie di vario genere e ambientazione e le fortunate riduzioni a fumetti dei classici di Giulio Verne: “L’isola Misteriosa”, “Un Capitano Di 15 Anni”, “Michele Strogoff” e “I Figli Del Capitano Grant”.
Caprioli muore improvvisamente a Roma, l'8 febbraio 1974, proprio mentre sta lavorando a “I figli del Capitano Grant”. L’opera, completata da Gino D’Antonio, è pubblicata nello stesso anno sulle pagine de IL GIORNALINO.
Nel 1975 esce postumo il volume “Moby Dick, La Balena Bianca” edito dai Fratelli Spada, una riduzione a fumetti del capolavoro di Melville realizzata da Caprioli in ottanta tavole a colori.
Nel 1988, a Mompeo Sabino (Rieti), viene allestita una mostra retrospettiva su Caprioli e nel 1995, a Roma, in occasione di Expocartoon, gli viene dedicata la mostra intitolata "Franco Caprioli, l'illustratore dei grandi orizzonti".
Creazione scheda: DC, 31/03/2022
Ultima modifica: DC, 31/03/2022
Ultima modifica: DC, 31/03/2022