GUIDA AL FUMETTO PERSONE Deidda Salvatore
Salvatore Deidda Italia
disegnatore
2 Gennaio 1953 - Seui, Nuoro, Italia
4 Marzo 1990 - Genova, Liguria, Italia
Ancora bambino si trasferisce, al seguito della famiglia, a Genova, città nella quale trascorrerà il resto della vita. Già durante l’infanzia rimane affascinato dai fumetti; poi, ancora adolescente, incomincia a frequentare lo studio di Renzo Calegari, dove, oltre ad apprendere i primi rudimenti della futura professione, entra in contatto con numerosi autori di fumetto dell’area ligure. Intanto, compie l’intero arco scolastico, che si completa con la maturità Artistica. Per un breve periodo fa ritorno in Sardegna, dove insegna alle scuole primarie. In seguito frequenta dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, che abbandona verso la metà degli anni Settanta del XX secolo per dedicarsi al lavoro di fumettista. In questo periodo, infatti, fa la conoscenza di Gianni Bono, proprietario e coordinatore dello studio di produzione editoriale Gestudio (diventato in seguito Staff di If), che collabora con alcune case editrici di fumetti più importanti del mercato. Tra le altre, l’Editoriale Dardo, che in quel momento è alla ricerca di nuove storie di genere bellico da integrare a quelle di produzione britannica pubblicate nel pocket contenitore Super Eroica. È su quella testata, proprio su testi di Bono, che Deidda esordisce come disegnatore di fumetti con la storia “Operazione Radar”. Arrivano in seguito altre storie di guerra, realizzate per la Dardo e pubblicate poi dalla londinese IPC Media, nuova incarnazione della Amalgamated Press, già Fleetway Publications. Nel 1976, per la Edinational, illustra cinque copertine del pocket per adulti Dinamite Jane, ristampa di Calamity Jane, serie western disegnata circa un decennio prima da Enzo Duffolq Magni. Nel corso dello steso anno firma anche le quindici copertine, realizzate in stile “prattiano”, di KIRK WESTERN, un mensile della Editrice Cenisio che ristampa le avventure di Sgt. Kirk, di Hector G. Oesterheld e Hugo Pratt, già apparse sul mensile omonimo pubblicato dell’editore genovese Florenzo Ivaldi a partire dal luglio 1967. Nel 1977, ancora per la Cenisio, Deidda disegna le cinque copertine del mensile western El Quebrado e alcuni episodi de LA FURIA DEL WEST, serie avventurosa per ragazzi ispirata al telefilm statunitense Fury, trasmesso in Italia dal Primo Canale RAI. Sempre per il tramite dello Staff di If, tra il 1977 e il 1978, in collaborazione con Carlo Leone e Luciano Milano, disegna alcuni fumetti autoconclusivi di genere erotico per Odeon Fumetti della Edifumetto di Renzo Barbieri. In questo stesso periodo collabora a La Bancarella, un periodico umoristico curato dal vignettista genovese Gualtiero Schiaffino, per il quale realizza tre copertine, alcune illustrazioni e il breve fumetto western John Brown Body, sceneggiato dallo stesso Schiaffino. Gli anni Ottanta si aprono con due nuove collaborazioni. La prima vede Deidda entrare nello staff di ADAMO POP, “settimanale di musica, spettacolo e fumetti”, come recita il sottotitolo, diretto da Luciano Secchi e pubblicato dall’Editoriale Corno. La rivista rimane in edicola per circa un anno, da maggio 1981 ad aprile 1982. Sulle sue pagine Deidda firma i disegni di alcune storie “libere” e della serie poliziesca Stark, sceneggiata da Stefano Negrini. Contemporaneamente a questo impegno, tra il 1981 e il 1985 intraprende anche una collaborazione con la casa editrice romana Eura, per la quale illustra cinque “liberi”, tra i quali “Non mentire mai” e “Dritto e rovescio” – rispettivamente il primo e l’ultimo –, tutti pubblicati sulle pagine del settimanale LANCIOSTORY del quale firma anche una copertina. Gli anni Ottanta vedono l’esplosione del cosiddetto “fumetto d’autore” e sulle pagine di ORIENT EXPRESS Deidda disegna, su testi di Maurizio Mantero, “Lista di controllo” e “Sembra quasi una favola”, due brevi fumetti di genere di genere fantastico comparsi rispettivamente sui numeri 22, del giugno 1984, e 30, datato marzo 1985. Nel corso dello stesso anno entra nello staff de IL GIORNALINO, settimanale per ragazzi delle Edizioni San Paolo. Per questa testata disegna, su testi di Lina, pseudonimo di Paola Ferrarini, “L’isola degli introvabili” (n. 25, 1985), “Il trafficante d’armi” (n. 39, ottobre 1986) e “Un inviato molto speciale” (n. 35, 1985). Su sceneggiature di Mauro Cominelli illustra “Transafricana” (n. 21, maggio 1986) e “La montagna sacra” (n. 28, 1987). Infi ne, su testi di Luigi Mignacco, realizza “Amici tesori” (n. 41, 1985), “La Camicia rossa” (n. 31, 1987), “Appuntamento tra vent’anni” (n. 36, 1987), “Appuntamento a Manhattan” (n. 49 1987) e “Un’incredibile avventura” (n. 16, 1989). Nel 1987 lo sceneggiatore Alfredo Castelli, creatore di MARTIN MISTÈRE, gli affida i disegni di “Intrigo a Pechino”, lungo episodio di pubblicato nei numeri 73 e 74 della serie mensile, datati aprile e maggio 1988. È l’inizio di quella che sembra essere una collaborazione destinata a durare a lungo. Nei successivi due anni, Deidda lavora a “Il Sorriso venuto dal passato”, un nuovo episodio dell’“Detective dell’impossibile” scritto da Giuseppe Ferrandino. Il rapporto di lavoro con lo sceneggiatore e scrittore campano si trasforma presto in un vero e proprio sodalizio artistico. Infatti, contemporaneamente a MARTIN MISTÈRE, i due realizzano le serie Stan Morgan e Cocoza – quest’ultima destinata al mercato francese –, e il “libero” “Marinaro”. Inoltre, su testi di Giovanna Morini, Deidda disegna il breve fumetto “Cerca Cerca…” presentato sul n. 10 di SPLATTER, un mensile horror delle edizioni Acme. Purtroppo, la maggior parte di questi lavori sarà pubblicata postuma. È il 4 marzo 1990, e in quel giorno, nel suo studio di Genova, Salvatore Deidda compie un atto irreparabile contro sé stesso. Il gesto, tanto improvviso quanto inaspettato, lascia un grande vuoto nei suoi cari e in tutti coloro che, pur non conoscendolo, hanno cominciato ad amare il suo lavoro.
Creazione scheda: DC, 21/12/2021
Ultima modifica: DC, 21/12/2021
Ultima modifica: DC, 21/12/2021