GUIDA AL FUMETTO PERSONE Bonvicini Franco Fortunato Gilberto Augusto
Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini - Bonvi
autore unico, disegnatore, sceneggiatore
31 Marzo 1941 - Parma, Italia
10 Dicembre 1995 - Bologna, Italia
Nato come Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini, sin da ragazzino Bonvi (nome d’arte che assumerà in seguito) si diletta nel disegnare, mostrando un carattere estroverso e una genialità sregolata destinate a diventare suoi marchi di fabbrica. Nel 1956 incontra Francesco Guccini, all’epoca sconosciuto al grande pubblico, del quale diventa amico e collega nella stesura di testi e sceneggiature. È proprio Guccini a presentarlo a Guido De Maria della Vimder Film, casa di cinema d’animazione molto attiva in ambito pubblicitario. Bonvi comincia quindi a lavorare nel settore e partecipa, tra l’altro, a una pubblicità animata per Carosello, “Salomone pirata pacioccone”. Il cartone animato va in onda tra il 1965 e il 1976 per promuovere gli sciroppi Fabbri. In ogni spot, strutturato come un microepisodio di un cartone, il capitano piemontese Salomone naviga per i sette mari assieme ad altri due pirati, il siciliano Manodifata e il veneziano Fortunato. A fine pubblicità, catturato un nemico che non vuole collaborare, Manodifata chiede con forte accento siculo: “Cappettano, lo possiamo torturare?” E Salomone risponde: “Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza! So ben io come fargli aprire la bocca...”, ovviamente con i prodotti Fabbri.Nel 1968 Bonvi, il nome d’arte è ormai acquisito, crea la sua prima serie a fumetti, destinata a restare la più famosa, STURMTRUPPEN.
Nel giro di pochi anni, altri characters si aggiungono alla lista dei “figlioletti” di carta. Si parte con Cattivik, sempre del 1968, seguito da Capitan Posapiano (1969), da Nick Carter (1970) e dalle serie “Storie dello spazio profondo” (1972), su testi di Francesco Guccini, e “Cronache del dopobomba” (1974). Quest’ultima accresce esponenzialmente l’umorismo macabro in parte già sviluppato con le STURMTRUPPEN, portando sulla carta solo macerie tra cui si muovono scampoli di un’umanità disperata, risparmiata da un conflitto atomico e pronta a qualsiasi crudeltà pur di sopravvivere.
Bonvi collabora anche alle riviste PSYCHO, HORROR e al settimanale francese PIF, per cui dal 1973 su sceneggiature di Mario Gomboli disegna la serie “Milo Marat”, incentrata sul’investigatore del titolo (che ha le fattezze dello stesso Bonvi), impegnato a contrastare il criminale La Mustache (che non viene mai visto in volto, ma ricorda la corporatura di Gomboli).
Nel 1973, Bonvi riceve il premio Saint Michel e nel 1974 lo Yellow Kid a Lucca. Gli anni Settanta lo vedono molto attivo anche all’interno della redazione del CORRIERE DEI RAGAZZI , della Rizzoli. In particolare, partecipa alla dissacrante rubrica “Tilt”, nella quale redattori e collaboratori ironizzano sul proprio lavoro e sulla vita di redazione.
Lungo tutto il decennio è attivo anche come animatore, grazie alla trasmissione televisiva “Gulp! I fumetti in TV”, poi “Supergulp!”, per la quale anima suoi personaggi come Nick Carter, Marzolino Tarantola e le Sturmtruppen.
Anche grazie a “Supergulp!”, nella seconda metà degli anni Settanta le sue STURMTRUPPEN tornano prepotentemente alla ribalta, con la pubblicazione di una rivista a loro completamente dedicata e un film live action, diretto nel 1976 da Salvatore Samperi e con la partecipazione di Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Lino Toffolo. La pellicola avrà un seguito nel 1982.
È datata 1978 la collaborazione con l’Editoriale Cepim (futura Sergio Bonelli Editore), grazie a un volume per la collana UN UOMO UN'AVVENTURA. Si tratta di “L’uomo di Tsushima”, nel quale, col solito umorismo dissacrante, porta in scena la guerra russo-giapponese del 1905.
Gli anni Ottanta e i primi anni Novanta lo vedono alle prese con svariate attività. Oltre a occuparsi alle sue STURMTRUPPEN, infatti, si dedica alla politica e collabora con l’amico Red Ronnie fondando una piccola casa editrice che edita anche la rivista musicale BE BOP A LULA.
Bonvi scompare il 10 dicembre del 1995, investito da un pirata della strada. Le sue ultime opere vengono pubblicate postume dalla Bonelli. La prima, dal titolo “La città”, è una sceneggiatura disegnata da Giorgio Cavazzano, pubblicata nel 1998 sul secondo numero della serie I GRANDI COMICI DEL FUMETTO. Un albo, introdotto da Martin Mystère, che si addentra nel cuore di New York per portare alla luce episodi buffi, bizzarri e anche poetici vissuti dai suoi abitanti. A questo, un anno dopo, segue “Maledetta Galassia”, sempre con disegni di Cavazzano.
Creazione scheda: DC, 28/06/2021
Ultima modifica: DC, 28/06/2021
Ultima modifica: DC, 28/06/2021