GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Ferri Gallieno

Gallieno Ferri - Fergal Italia

disegnatore

21 Marzo 1929 - Genova, Italia

2 Aprile 2016 - Genova, Italia

Gallieno Ferri si vede attribuire il curioso nome di battesimo dal padre, che lo prende da quello di un imperatore romano del terzo secolo dopo Cristo: Publio Licinio Egnazio Gallieno. Ancora giovanissimo, diviene un vorace lettore di fumetti, ma dato che il padre, originale nella scelta dei nomi ma meno nelle letture, non ama quel tipo di intrattenimento il figlio devi leggerli di nascosto. Si innamora in particolar modo della rivista L’AVVENTUROSO, con le entusiasmanti tavole di Alex Raymond, oggi considerato dallo stesso Ferri uno dei suoi maestri ispiratori. Gli anni passano, Ferri conclude gli studi e, dopo aver esercitato per alcuni anni la professione di geometra e svolto qualche lavoro in campo pubblicitario, si avvia alla carriera di disegnatore di fumetti quasi per caso. L’incontro professionale con le nuvolette avviene, infatti, grazie a un’inserzione dell'editore Giovanni De Leo che, alla ricerca di nuovi talenti, indice una concorso per nuove matite. Ferri risponde all’annuncio, partecipa alle selezioni e viene scelto per illustrare una serie dello stesso De Leo, una sorta di proto noir dal titolo “Il Fantasma Verde". Il disegnatore si firma con uno pseudonimo, Fergal, lo stesso utilizzato per il successivo “Piuma Rossa”, sempre su testi di De Leo ma questa volta di ambientazione western.
Subito dopo Ferri si cimenta con Fantax prima e con Maskar poi, entrambi emuli del letterario Fantomas. Si destreggia bene anche come copertinista delle serie Big Bill, le Casseur e Robin Hood, nonché come illustratore pubblicitario.
Negli anni Cinquanta lavora direttamente per il mercato francese grazie alla casa editrice S.E.R. di Lione, per cui disegna Tom Tom, un indiano del West, Kid Colorado e Jim Puma.
Negli anni Sessanta riprende a lavorare in Italia, in particolare per la testata IL VITTORIOSO. Già nel 1961 bussa alla porta della Bonelli, all’epoca ancora Edizioni Araldo, trovando l’ampia disponibilità di Sergio Bonelli che gli affida la realizzazione grafica di alcuni episodi di GIUBBA ROSSA, scritti dal padre Gianluigi. Il primo incontro tra l’editore e l’artista viene raccontato da Ferri con queste parole: “All’epoca chi si presentava a un editore si aspettava una figura austera, importante. Invece Bonelli era giovane, cordiale, non stava dietro a una scrivania, la casa editrice era ancora a livello famigliare. Ci trovammo subito in sintonia.” Così Bonelli comincia a pensare a lui quale disegnatore principale di una nuova serie. Il fumetto in questione si intitola ZAGOR e a crearlo è lo stesso Sergio Bonelli sotto lo pseudonimo Guido Nolitta. L'intenzione dei due autori è di dare vita a un personaggio che incontri il favore dei più giovani, ma che non sia infantile e contenga al contempo elementi avventurosi e fantastici, nonché un pizzico d’umorismo.
Ferri, copertinista ufficiale e disegnatore principe della serie, ne diviene il punto di riferimento a livello grafico. Il suo tratto dettagliato ma dinamico, la sua capacità nel destreggiarsi tra generi diversi, nonché di affrontare il dramma e l’umorismo con la medesima perizia, lo rendono ideale per la serie che disegnerà per decenni.
Nel 1975 Ferri approda su MISTER NO, altra testata della Bonelli ideata da Guido Nolitta. Il suo apporto al personaggio dovrebbe limitarsi a una sola storia, progettata per uscire come seconda della serie, ma la sua interpretazione del personaggio convince a tal punto Sergio Bonelli che non solo decide di pubblicare tale avventura sul primo numero, ma nomina Ferri copertinista ufficiale della serie, ruolo che svolge egregiamente sino al numero centoquindici. Memore dell’esperienza zagoriana, Ferri è il disegnatore che meglio dipinge una carica ironica sul volto di Mister No, senza tuttavia rinunciare al suo essere avventuroso.
Ma Zagor richiama a gran voce il proprio disegnatore, che nel 1979 si deve dedicare anche ai disegni di “Cico Story”, primo speciale di Cico, a cui ne seguono altri quattro prima che Ferri ceda la matita a validi colleghi.
Tra uno ZAGOR e l’altro, alla fine degli anni Novanta trova il tempo anche per tre copertine degli speciali del COMANDANTE MARK.
Nel 2001 festeggia il quarantennale di Zagor, che coincide con quello della sua collaborazione con la Bonelli e, seppur più lentamente, prosegue nel dare vita alle tavole del personaggio tra le colline genovesi ove abita e lavora. Il suo studio ospita numerosi premi e riconoscimenti, attribuitigli nel corso della lunga carriera: il Premio regionale Ligure come miglior cartoonist del 1984, la targa “Hugo Pratt” al Salone del Comics di Lucca nel 1995, il Premio Fumo di China alla carriera e lo Yellow Kid, sorta di Oscar del fumetto italiano, assegnatogli a Roma nel 1998. Scompare a Genova il 2 aprile 2016.
Creazione scheda: DC, 11/06/2021
Ultima modifica: DC, 11/06/2021