GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Bignotti Franco

Franco Bignotti Italia

disegnatore

8 Novembre 1930 - Cellatica, Brescia

16 Febbraio 1991 - Milano

Frequentata l’Accademia di Brera, Bignotti diviene un fumettista a tempo pieno grazie alle Edizioni Araldo per cui firma nel 1956 la serie HONDO. “Con passi spietati egli avanzava sul tragico sentiero della vendetta, e lo scintillio metallico che brillava nei suoi occhi era duro e freddo quanto quello della colt che egli teneva in pugno”, recita la didascalia di una vignetta di questo scout dai lunghi capelli e dalla giacca sfrangiata. Bignotti ne disegna ben 117 albi nel classico formato a striscia, visualizzando anche la figura del fedele Natanis, amico Apache del protagonista che assume il ruolo di moderatore tra gli indiani e i bianchi. Nonostante Hondo sia la sua prima serie a fumetti importante, Bignotti dimostra già padronanza di disegno e inquadrature, guadagnandosi la benevolenza dei lettori.
Dopo HONDO, nel 1958, si dedica UN RAGAZZO NEL FAR WEST, questa volta su sceneggiature di Bonelli junior, alias Guido Nolitta. L’ambientazione è la medesima, la frontiera americana, ma il personaggio e il tono delle vicende sono maggiormente scanzonati. Perduto lo zio, suo ultimo parente, per mano dei banditi di Lucky Bear, Tim Carter decide di arruolarsi nell'esercito in qualità di scout, trovando ben presto l'occasione per pareggiare i conti con gli assassini. Questo l’incipit della serie.
In seguito Bignotti si cimenta con alcune storie di Furio Almirante, il pugilatore creato da Gian Luigi Bonelli. Lavora anche per le edizioni Dardo sui personaggi di CAPITAN MIKI e BLEK, entrambi nati dalla fantasia del trio Essegesse, spaziando tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo dell’epopea americana. Ambientazioni che si ritrovano anche nei suoi lavori per editori esteri, come la Lug di Lione (per cui porta avanti avventure francesi di Capitan Miki) e la Fleetway di Londra (disegnando storie western).
Ma la casa editrice di Bonelli resta sempre il suo principale punto di riferimento, tanto che si dedica anche al PICCOLO RANGER, ZAGOR, MARTIN MYSTÈR e MISTER NO. Riguardo quest’ultimo, Bignotti è il terzo disegnatore in ordine di tempo, ma anche uno dei più prolifici dato che ne firma decine di albi. Il primo, datato 1975, è “L’ultimo cangaceiro”, che realizza in collaborazione con Franco Donatelli, collega con cui si alterna anche sulle pagine di Zagor. Il Mister No di Bignotti è dinamico e scanzonato, le tavole realizzate con pennellate energiche, mentre nelle singole vignette la natura, la vegetazione in particolare, assume un particolare valore coreografico, quasi diventasse una cornice entro cui rappresentare le vicende.
All’apice della sua carriera, Bignotti si è ormai fatto la fama di disegnatore versatile, sorta di Jolly da poter utilizzare su testate e personaggi differenti, e dalla velocità invidiabile, dato che si vocifera essere in grado di disegnare sessanta tavole al mese senza che la qualità ne risenta.
Inoltre si guadagna la stima dei colleghi non solo per le sue doti artistiche, ma anche per quelle di “insegnante”. Nel suo studio, infatti, muovono i primi passi altre due generazioni di disegnatori, come Giovanni Ticci e Claudio Villa. Bignotti muore a Milano il 16 febbraio 1991, lasciando un’eredità fatta di tavole ma anche di persone, artisti cresciuti sotto la sua ala protettrice.
Creazione scheda: DC, 18/05/2021
Ultima modifica: zak, 02/11/2021