GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Jacovitti Benito Franco Giuseppe

Benito Franco Giuseppe Jacovitti - Jac Italia

autore unico

9 Marzo 1923 - Termoli, Italia

3 Dicembre 1997 - Roma, Italia

Realizza il primo disegno a sei anni. A undici si trasferisce con la famiglia a Firenze, dove frequenta il liceo artistico e si guadagna il soprannome “Lisca di pesce” a causa della sua altezza e magrezza, nomignolo destinato a diventare una delle sue firme. Intanto legge fumetti, soprattutto Braccio di Ferro di Segar e Lil’l Abner di Al Capp, e vede centinaia di film, in prevalenza western, grazie al padre che, tra i vari lavori, svolge anche quello di operatore in una sala di proiezione cinematografica. È questo cocktail di immagini, oltre che di atmosfere umoristiche e avventurose, a fornirgli la prima scintilla creativa, alimentata da una personalità già propensa allo scherzo, alla battuta, a un umorismo irrefrenabile e un pizzico cinico.
Debutta giovanissimo sul settimanale cattolico il Vittorioso, dove realizza, dal 5 ottobre 1940, il “cineromanzo” di propaganda bellica “Pippo e gli inglesi”, prima avventura della serie avente quali protagonisti un trio di ragazzini – Pippo, Pertica e Palla, noti anche come i 3P – impegnati in ogni genere di marachelle e avventure. Jacovitti si immedesima in particolare con Pippo, il più piccolo ma anche il più intelligente e generoso dei tre.
Sul VITTORIOSO e sugli albi editi dalla A.V.E. Jacovitti nel corso degli anni si cimenta con centinaia di storie che abbinano comicità e avventura, sfornando decine di personaggi dai nomi rivelatori: il guastafeste Oreste, il gangster incapace Jak Mandolino, il piccolo indiano Occhio di Pollo, il torero Romero. Approccia, a suo modo, anche la letteratura, adattando a fumetti il “Pinocchio” di Collodi (personaggio su cui torna più volte nel corso della sua carriera) e il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes Saavedra.
Nel 1957 il quotidiano IL GIORNO lo chiama per animare il supplemento del giovedì IL GIORNO DEI RAGAZZI. È su quelle pagine che nasce il suo personaggio più famoso e longevo, il cowboy Cocco Bill, destinato a diventare anche il fortunato testimonial di una linea di gelati. Sempre su IL GIORNO DEI RAGAZZI vedono la luce il reporter americano Tom Ficcanaso, il pirata Gamba di Quaglia, il pollo Chicchirino e, tra gli altri, i due character fantascientifici Gionni Galassia e Microciccio Spaccavento.
Nel 1968 passa al CORRIERE DEI PICCOLI, dove affianca a Jak Mandolino il diavoletto tentatore Pop Corn e crea il fiabesco Tarallino. Inventa anche Zorry Kid, una parodia di Zorro infarcita di trovate linguistiche e unico in grado di contendere a Cocco Bill il ruolo di personaggio più amato.
Per LINUS, nel 1973, debutta con le avventure del fuorilegge Gionni Peppe. Nel 1977 non teme neanche di confrontarsi con l’erotismo, firmando il KAMASULTRA, su testi di Marcello Marchesi, che gli crea qualche problema con la stampa cattolica.
I suoi personaggi, gommosi e dai nasoni ingombranti, si muovono con disinvoltura e saltano come molle. L’umorismo è surreale e imprevedibile. La costruzione delle tavole originale e svincolata da qualsivoglia regola. Le onomatopee di “costruzione propria”, dato che spesso ai classici “bang” e “sdoing” preferisce i più italici “banghete”, “schiaffon”, “bummete”, “zacchete” e chi più ne ha più ne metta.
Creazione scheda: DC, 06/02/2021
Ultima modifica: DC, 06/02/2021