EDICOLA & DINTORNI 6 Novembre 2018
Il Pipistrello, un degno avversario per Blek
Il più amato tra i cattivi del Biondo trapper, in un albo speciale del 2010
Un celebre aforisma dello scrittore britannico Joseph Conrad recita: “Un uomo si giudica dai suoi nemici non meno che dai suoi amici”. Se è così, Il Grande Blek non può che essere un personaggio assai complesso e difficilmente classificabile.
Nel corso delle sue avventure il Biondo trapper della EsseGesse si è imbattuto in antagonisti e villain spesso dotati di un fascino che – seppure perverso – ha fatto sì che gli contendessero l’attenzione dei lettori. Vale la pena qui ricordare almeno Baker il mago, gli Uomini Lince, Yorik e la Strega Nekmek, ma l’elenco potrebbe essere lungo, se poi si aggiungono anche i nemici creati dagli autori succeduti a Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris nella scrittura della saga di Blek.
Eppure, tra tutti – e sono tanti – il “cattivo” rimasto maggiormente nella memoria collettiva è sicuramente Il Pipistrello, protagonista in negativo dell’intera Serie VI di Collana Freccia, pubblicata tra il 7 ottobre e il 23 febbraio 1957. Una lunga avventura capace di fargli conquistare lo scettro del nemico per eccellenza. Potremmo tirare in ballo la fisiognomica, ma basta osservare superficialmente i due personaggi per comprendere come siano diversi tra loro. Quanto Blek è solare: biondo, alto e profondamente “buono”, tanto Il Pipistrello rappresenta quel “lato oscuro della forza”, ben sintetizzato dal cappuccio e dal lungo mantello, che dissimulano la sua figura.
Per fare qualche paragone, potremmo dire che Il Pipistrello sta a Blek come Magic Face sta a Capitan Miki e Il Cavaliere Nero al Piccolo Ranger, giusto per citare altri due memorabili arci-cattivi e altrettanti amati eroi del fumetto seriale italiano degli scorsi decenni. Come abbiamo detto, Il Pipistrello è la vera e propria nemesi dell’eroico trapper Blek, cosa che ci riporta a un’altra “coppia” di celebri nemici: l’investigatore vittoriano Sherlock Holmes e il Professor Moriarty.
Lo scrittore britannico sir Arthur Conan Doyle crea la figura di Moriarty per il racconto L'ultima avventura al termine del quale, protagonista e antagonista sono inghiottiti in un baratro durante una lotta furiosa, scena che ricorda molto da vicino quella con cui termina proprio la vicenda che vede contrapporsi Il Pipistrello e Blek.
Eppure, se non nell’immagine, nel nome Il Pipistrello rimanda a un altro personaggio dei fumetti: quel Batman, creato nel lontano 1939 dal fumettista statunitense Bob Kane in collaborazione con Bill Finger.
Naturalmente, è riduttivo ricondurre ad altri character il personaggio della EsseGesse, non fosse altro perché, il racconto delle sue “gesta” è tra gli episodi di Blek più amati e ristampati.
In questo senso, nel novembre 2010, in occasione della XX edizione della Comiconvention di Milano, If Edizioni (gestrice dei diritti di Blek Macigno) e l’Associazione Kassandra (organizzatrice della manifestazione) pensano proprio a Il Pipistrello per realizzare una pubblicazione speciale: Gli Albi del Grande Blek n. 403.
La collana originale, pubblicata dalla Dardo tra il giugno 1963 e l’agosto 1972, si era interrotta con il n. 402, lasciando inconcluso, a cinque pagine dalla fine, un episodio di produzione francese disegnato da Carlo Cedroni.
Nel fascicolo del 2010, in appendice alla conclusione di questa storia, si trova la vicenda de Il Pipistrello, interamente a colori. Chissà che non valga la pena, per i fortunati possessori di quel fascicolo, di fare un confronto tra tutte le piccole differenze con la versione ricolorata, contenuta nei volumi 16/18 della collana Il Grande Blek, pubblicata da La Gazzetta dello Sport e in uscita a partire dal 6 novembre 2018.
Gabriele Ferrero
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