EDICOLA & DINTORNI  5 Marzo 2019

I volti di Capitan Miki al cinema

Se nei recenti Oscar 2019 la disegnatrice marchigiana Sara Pichelli è stata premiata per aver disegnato Miles Morales, il protagonista di "Spider-Man: Un nuovo universo", (Best animated film) c’è stato un tempo in cui i disegnatori italiani guardavano soprattutto agli attori di Hollywood per dare un volto ai nuovi personaggi del fumetto italiano. Per Capitan Miki e compagni si possono fare varie ipotesi…

I volti di Capitan Miki al cinema

Nelle prime otto strisce dell’episodio d’esordio “I Rangers del Nevada”, Miki non è ancora arruolato e, da borghese, indossa camicia e fazzoletto al collo come i grandi divi del cinema western hollywoodiano. Da John Wayne a Randolph Scott. In realtà Giovanni Sinchetto, per dare una fisionomia alla sua creazione, almeno per l’abbigliamento, guarda a un giovanissimo Gary Cooper, interprete nel 1929 di The Virginian, presentato in Italia come L’Uomo della Virginia. Per il volto e la pettinatura i modelli sono sempre statunitensi, scelti tra gli adolescenti degli anni Quaranta. Soprattutto i protagonisti della saga di Lassie, come Tom Drake, il cui ricciolino ribelle aveva già colpito Camillo Zuffi per il suo Piccolo Sceriffo. O ancora Roddy McDowall, doppiato per l’Italia da un emergente Corrado Pani, che recita a fianco di un altro astro nascente, la tenerissima Elizabeth Taylor. Roddy (in realtà Roderick Andrew Anthony Jude) McDowall, dopo una lunga esperienza come attore bambino tra il 1938 e il 1944, diventa interprete di successo sia al cinema in Cleopatra, F.B.I. - Operazione gatto e Il Pianeta delle Scimmie sia in televisione con L’ora di Hitchcock, Batman e La signora in giallo.
Ma forse per la capigliatura a doppia punta di Miki non bisogna andare troppo lontani, basta guardare in casa nostra e soffermarsi sul giovane Franco Interlenghi che interpreta il ruolo del lustrascarpe Pasquale Maggi in Sciuscià, il capolavoro di Vittorio De Sica, e troveremo davvero una buona somiglianza con il nostro eroe.Franco Interlenghi in Siuscià

Anche se in anni successivi alla creazione di Capitan Miki il trio EsseGesse ha dichiarato di aver preso Anthony Perkins come modello, direi che l’affermazione è poco attendibile visto che il futuro interprete di Psycho muove i primi passi nel dorato mondo del cinema solo due anni dopo la nascita del nostro Ranger. Forse potremmo parlare di un innamoramento tardivo per il bel Perkins, divo dalla faccia pulita e interprete di un giovane e coraggioso sceriffo Ben ne Il segno della legge, di Anthony Mann (1957).

Se per Miki si possono fare varie ipotesi sui diversi modelli cinematografici e alla fine propenderemmo per un mix di suggestioni, sulle fonti d’ispirazione di Doppio Rhum e del Dottor Salasso proprio non ci sono dubbi.
Fin dalla prima vignetta Miki è accompagnato dal barbuto scout Doppio Rhum, copia su carta dell’attore “Gabby” Hayes. George Francis Hayes, meglio conosciuto come “Gabby”, era nato a Wellsville, nello stato di New York, il 7 maggio 1885, e nella sua carriera è stato prevalentemente protagonista di film western come spalla dei diversi eroi di turno. Nonostante sulla scena debba la sua fama proprio al prototipo del vecchietto rozzo, attaccabrighe e sdentato, nella vita di tutti i giorni Hayes era un uomo colto ed elegante, che imparò ad andare a cavallo solo a quarant’anni. Dal 1935 al 1939 indossa le vesti di Windy Halliday, spalla del cowboy Hopalong Cassidy a sua volta interpretato da William Boyd che continuò a dargli il volto anche in serie televisive fino al 1954. Cassidy è un personaggio creato nel 1904 dallo scrittore Clarence E. Mulford per una serie di romanzi. Le sue avventure sono stare anche ridotte a fumetti grazie alla matita di Dan Spiegle. In Italia il personaggio esce tre anni prima di Capitan Miki, sia sugli Albi Nuove Avventure dell’editore fiorentino Corrado Tedeschi (con il nome di Colpo di Fulmine), sia in appendice a Kansas Kid pubblicato da Agostino Della Casa, socio di Gino Casarotti, proprietario della Casa editrice Dardo.
Tornando a Gabby Hayes, a seguito di dissidi con la Paramount, la casa di produzione a cui era legato da un contratto, passò alla Republic, ma poiché anche il nome del suo personaggio – Windy Halliday – era di proprietà del colosso statunitense, dovette cambiarlo in Gabby Whitaker. Tra il 1939 e il 1946 interpreta quasi quaranta film, recitando a fianco di attori di primo piano come lo stesso John Wayne, o Roy Rogers e Gene Autry. A volte ricoprendo anche due ruoli nello stesso film, compreso quello del cattivo.Locandina pubblicitaria del 1951 per Capitan Miki
Il suo ultimo film, The Cariboo Trail, è del 1950. Dopodiché passa in televisione a condurre il programma per ragazzi “The Gabby Hayes Show”, sempre d’ispirazione western. Nel 1954 abbandona definitivamente le scene. Morirà a Burbank il 9 febbraio 1969. La sua prima voce italiana è stata quella di Lauro Gazzolo, padre dell’attore Nando Gazzolo.
La sua interpretazione del vecchietto sbevazzone è così radicata nella memoria dei cultori del cinema che il regista Mel Brooks gli renderà omaggio nel film Mezzogiorno e mezzo di fuoco – insieme a La pazza storia del mondo gli unici due film di Brooks a essere girati in formato anamorfico – con il personaggio di Gabby Johnson interpretato da Jack Starrett.

Nel nono episodio della prima serie “Il duello di Miki” – ospitato nel secondo volume di Capitan Miki, cronologica integrale a colori – entra in scena l’altra spalla di Miki, il Dottor Salasso, a sua volta immagine fumettistica dell’attore Thomas Mitchell, indimenticabile interprete del dottor ubriacone Josiah Boone in Ombre Rosse a fianco di John Wayne. Ruolo con il quale Mitchell vinse nel 1940 il premio Oscar come miglior attore non protagonista.
Era nato a Elizabeth nel New Jersey l’11 luglio del 1892 e iniziò la carriera nel 1913 in una compagnia teatrale shakespeariana debuttando al cinema solo dieci anni dopo, nel 1923 con Six Cylinder Love. Dopo esser stato candidato all’Oscar già nel 1937 per il film Uragano di John Ford, divenne uno dei caratteristi più richiesti di Hollywood.

Dopo Ombre Rosse, ricopre il ruolo del padre di Rossella O’Hara in Via col Vento e, nel 1946, quello dello zio Billy ne La vita è meravigliosa, di Frank Capra. Con lo stesso regista aveva già girato Orizzonte perduto (1937), Mr Smith va a Washington (1939) e, nel 1961, interpreta il suo ultimo film Angeli con la pistola a fianco di Glenn Ford, Peter Falk e Bette Davis.
Nel 1942 lavora con Tyrone Power in Il Cigno Nero di Henry King, da cui Nadir Quinto trarrà ispirazione per realizzare la sua prima opera fumettistica per l’editore Mario Conte.
La sua carriera è coronata da successi in altre opere memorabili come Angeli del peccato (1940) di Ben Hecht e Lee Garmes, Destino (1942) di Julien Duvivier, Il mio corpo ti scalderà (1943) di Howard Huges, Le chiavi del Paradiso (1944) di John M. Stahl, Mezzogiorno di fuoco (1952) di Fred Zinnemann e Quando la città dorme (1956) di Fritz Lang.
Si spegne a Los Angeles il 17 dicembre 1962. In Italia è soprattutto Mario Besesti a dargli voce, che si alterna talvolta con Gaetano Verna, Carlo Romano e Arnoldo Foà.

 

Gianni Bono

 



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