ARCHIVI 14 Dicembre 2015
Il Convegno Internazionale di Milano
Nasce anche da un processo la prima riflessione istituzionale sul fumetto
Qualche tempo fa ha girato sul web – complice Luca Boschi col suo blog Cartoonist Globale – una foto raffigurante un gruppo di persone, operatori dell’editoria popolare, nello specifico del fumetto. La curiosità iniziale è stata quella di individuarli. E in parte ci siamo riusciti. Poi ci siamo chiesti dove si trovassero e cosa facessero quelle persone.
Sommariamente si è indicata un’esposizione sul fumetto tenutasi a Milano negli anni Cinquanta. Roberto Renzi, uno dei protagonisti del convegno insieme ad Antonio Terenghi, ha dato qualche ulteriore dettaglio, ricordando un aneddoto che lo coinvolse con il giudice Adolfo Beria d’Argentine. A detta di Renzi, indagato – e poi assolto – insieme ad Andrea Da Passano per la pubblicazione Rizza detta “Manina d’Acciaio”, il buon giudice, assai contrariato per la propaganda denigratoria nei confronti del fumetto, avrebbe preso posizione mettendo a disposizione l’ala sinistra del Tribunale e organizzando lui stesso una mostra sui tanto vituperati “giornalini” per dimostrare concretamente l’infondatezza di tante accuse…
Alfredo Castelli, coinvolto nell’indagine, ha scovato nell’archivio dell’Istituto Luce un Cinegiornale Incom del 2 novembre 1950 collegato all’avvenimento. Si intitola “Piccoli lettori di tutto il mondo. Mostra del libro per ragazzi e del fumetto”. Lo trovate in rete sul sito dell’Archivio Luce o direttamente sul canale CinecittaLuce.
Guardando il filmato si evince che l’esposizione si è tenuta al Palazzo di Giustizia, e che certamente non si tratta di un rimedio riparatore di Beria d’Argentine nei confronti di Roberto Renzi e del fumetto in generale, ma di un vero convegno internazionale che si è sviluppato su più sale, dove vari Paesi – non sappiamo quanti – hanno esposto fisicamente la loro produzione. Ci sono gli Stati Uniti con vari albi a fumetti, c’è la Russia che – tanto per ribadire anche qui l’antagonismo da Guerra fredda – propone libri illustrati e c’è il Giappone.
Il filmato ci mostra anche aree ludiche dove i ragazzi, “i piccoli lettori di domani”, leggono i fumetti, o partecipano ad attività di animazione. Ma c’è anche un’aula dove di fumetti si discute in “modo serio”. All’interno di quello spazio, a cura del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, si discute sul tema “La stampa periodica per ragazzi” e si analizza la relazione della IV Commissione di Studio. Commissione che è presieduta da Maria Montessori (Presidente Onorario) e dal Senatore Alessandro Casati, il relatore è l’Avvocato Eugenio Morandi, pubblicista, e funge da segretario Adolfo Beria d’Argentine, giudice del Tribunale di Milano. Vari i componenti, sia della sezione medica, sia sociologica, sia giuridica, sia artistica. Tra questi ultimi il pittore Bruno Munari.
Le relazioni sono state elaborate in occasione del disegno di legge Federici, all’epoca in discussione in Parlamento. La Commissione ha iniziato i suoi lavori, in seduta pubblica, il 19 marzo 1950 e la discussione ha luogo nel mese di ottobre. Inaugurato alle 10 del 22 ottobre, il Congresso Internazionale della Stampa Periodica per Ragazzi, ha visto la partecipazione di pedagogisti, giuristi, filosofi, insegnanti, pittori e statisti, ma non è stata invitata la stampa che, a quanto leggiamo sui giornali dell’epoca, non l’ha presa troppo bene. Titola il Corriere Lombardo “Esclusa la Stampa dal convegno sulla stampa”. Gli fanno eco il Tempo di Milano e il Corriere della Sera con toni un po’ più morbidi.
Negli atti del convegno, interamente riproposti in calce a questo articolo, particolarmente interessante è il contributo del giornalista Angiolo Ozzola intitolato Il “fumetto” (proprio tra virgolette), che ripercorre l’origine del medium, ne analizza la grammatica oltre che la filiera produttiva, accennando anche alle tirature e al conseguente, cospicuo, giro economico. Ozzola sottolinea anche che il mercato offre fumetti per ragazzi e fumetti per lettori adulti.
Segue un’inchiesta Doxa condotta su un campione di adulti, a cui è stato chiesto se conoscono o leggono pubblicazioni a fumetti e come le giudicano.
La Commissione conclude gli atti dichiarandosi sfavorevole a una censura preventiva ma auspicando organi per il controllo, tavoli di riflessione e maggior senso di responsabilità da parte di editori e genitori.
Due anni dopo, dal 19 al 23 marzo 1952, sempre a Milano e ancora al Palazzo di Giustizia, si svolge un secondo Congresso Internazionale sulla Stampa Periodica, Cinematografia e Radio per Ragazzi sotto l’Alto Patronato dell’Unesco, nei cui atti sono contenute anche le conclusioni generali del Convegno del 1950, anch'esse riportate in allegato.
Segnaliamo qui, per affinità di tema, l'articolo di Andrea Pachetti Fumetto e censura: "Cosa leggono i nostri ragazzi?" (1951) dedicato alla "Mostra dei periodici per ragazzi", svoltasi a Roma nel 1951.
Gianni Bono
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