ARCHIVI 4 Aprile 2017
I fumetti collaterali
Nel 2003 le "Operazioni speciali" a fumetti dei quotidiani nazionali fanno un salto di qualità decisivo
In Italia le origini del rapporto tra fumetto e stampa quotidiana risalgono almeno al 1955 quando il quotidiano Il Giorno dedica fin dal primo numero una pagina giornaliera a giochi e comics. Poi, nel 1957 arriva il mitico inserto Il Giorno dei Ragazzi. Ma la vera rivoluzione degli albi in compiega arriva negli anni Duemila con Panini e la Repubblica.
C’è chi le chiama Operazioni speciali con i giornali, chi più correttamente collaterali o in alcuni casi Operazioni in compiega; a ogni modo stiamo parlando dei volumi a fumetti in vendita nelle edicole italiane in abbinata a un quotidiano oppure a un periodico, solitamente un settimanale. Ormai è diventata per molti un'abitudine di acquisto ma solo una quindicina di anni fa, questo "mercato" non esisteva.
Pur non mancando antecedenti che risalgono addirittura agli anni Cinquanta con l'esperienza de Il Giorno dei Ragazzi, l'abbinata fumetti-giornali ha assunto una dimensione, per così dire, industriale a partire dal 2003, con la serie I classici del fumetto in abbinamento a la Repubblica, e da allora le collane e gli albi si sono moltiplicati e sono oramai diventati un format di proposta commerciale consolidata, un modo per fruire di fumetti validi e collezionarli in edizioni librarie sempre più prestigiose.
Negli anni l'editore che più di ogni altro ha contribuito ad alimentare il fenomeno è Panini Publishing. Sua proprio la collana d'esordio dei Classici del fumetto nel 2003-2004: un totale di 125 volumi suddivisi in due serie, la prima pubblicata dal 25 febbraio 2003 al 9 aprile 2004. Primo personaggio proposto: Corto Maltese. La seconda serie, denominata "Serie Oro" per il formato maggiore, è apparsa dal 28 settembre 2004 al 16 dicembre 2005.
Il dato complessivo per la sola Panini Comics fino al marzo 2017 è di circa 1080 uscite (incluse iniziative in corso con titoli già annunciati) appartenenti a 37 collane differenti distribuite in compiega con la Repubblica, Espresso, Il Sole 24 Ore, La Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Panorama, Corriere dello Sport, TuttoSport e TV Sorrisi e Canzoni.
Se si contano anche le iniziative di altri editori di collaterali si arriva a marzo 2017 con 4749 uscite totali (sempre incluse opere in corso con titoli già annunciati), per un totale di almeno 130 collane differenti. Se si esclude "l'antenato" Disney MEGAzine del 1997, si è passati dai 45 titoli pubblicati il primo anno, il 2003, alle 797 uscite nel 2016: fanno più di due uscite al giorno. Sull'intero arco temporale, invece, la media è di 316 titoli pubblicati l'anno. Stiamo parlando di un fenomeno che complessivamente è cresciuto di quasi 20 volte in 15 anni.
Complessivamente nel settore dei collaterali emergono alcune tendenze di fondo. Nei primi anni si ricercavano collane “a ombrello”, multi-property, che rappresentassero il meglio del fumetto declinato tra i diversi personaggi. Poi, piano piano, le richieste dei lettori hanno premiato sempre più le collane mono-personaggio o comunque legate a un universo omogeneo, per esempio le serie dedicate esclusivamente ai personaggi Disney, o a quelli Marvel… Quest'ultima tendenza è ancora oggi in atto, e la specializzazione, anche se di nicchia, sembra essere premiante rispetto a proposte generaliste.
Sebbene non siano mancate operazioni "veloci" di pochi numeri o addirittura "spot" come nel caso, per esempio, di "X-Men, Conflitto Finale" con La Gazzetta dello Sport nel 2006 in occasione dell'uscita del film omonimo, oppure come nel caso di "V for Vendetta" uscito lo stesso anno con il magazine Repubblica XL, nel tempo le serie si sono andate progressivamente allungando. Materiale permettendo, oggi difficilmente si ragiona su collane di meno di 24 numeri.
L'operazione singola finora più lunga in assoluto è stata quella lanciata da la Repubblica il 1° febbraio 2007 con la riproposizione della Collezione storica di Tex a colori. Un'opera terminata nell'agosto 2011 dopo 239 uscite settimanali (più una "codina" di 17 numeri tra ottobre 2014 a gennaio 2015, per un totale di 256 numeri). A questa collana monstre hanno poi fatto seguito le riproposte di altre collane del Tex, sempre a colori. Al secondo posto, un'altra collana bonelliana, Zagor, sempre a colori e per la Repubblica, con un totale di 187 uscite. La terza piazza spetta infine ad Alan Ford con 150 uscite insieme a Panorama e a TV Sorrisi e Canzoni, dal novembre 2009 alla fine di settembre 2012. Il personaggio a cui sono state dedicate più collane è invece Diabolik che dal 2005 ne ha collezionate ben 10 per un totale di 348 uscite.
La tendenza attuale è quella di pensare a collane “aperte” che, in caso di successo, possano proseguire il più a lungo possibile anche simultaneamente ad altri lanci e collane dello stesso editore o quotidiano. E pensare invece che agli inizi si cercava di mettere in cantiere serie che non entrassero mai in conflitto o in concorrenza, anche temporale, tra loro.
Un’ultima considerazione riguarda in generale questo tipo di proposta editoriale, che a differenza di altri collaterali (enciclopedie generaliste, saggi storici o filosofici), ha il pregio di essere davvero fruita, ovvero letta e non solo collezionata dai consumatori, che ne hanno decretato in questo ultimo decennio un successo forse al di là delle aspettative iniziali, e che di certo ha contribuito a sdoganare presso un pubblico più vasto il medium fumetto, da sempre relegato a letteratura “minore”, dandogli la dignità che merita e, perché no, una giusta collocazione in bella vista nelle librerie degli italiani.
In allegato a questo articolo trovate un PDF con i dati essenziali di tutti i 130 collaterali apparsi fino al marzo 2017. Ci sono titolo di collana, numeri pubblicati, relative date di inizio e fine pubblicazione e l'indicazione delle testate con le quali sono state messe in vendita. Non ci risulta che un elenco simile sia mai stato stilato in precedenza. Siamo pertanto lieti di offrirlo ai lettori con la richiesta di segnalarci eventuali omissioni o errori e, magari, di inviarci materiale iconografico, in attesa di trasferire tutto il "dossier" raccolto nel database della Guida al Fumetto Italiano.
Simone Airoldi