Popolare orso goloso di miele che vive nel Bosco dei Cento Acri insieme ai suoi amici animali, tra cui il simpatico Tigro (Tigger), l’asino Ih-Oh (Eeyore) e il timido maialino Pimpi (Piglet). È ideato negli anni Venti dallo scrittore inglese Alan Alexander Milner il quale inizia, quasi per caso, a scrivere storie della buonanotte con protagonista Christopher Robin, suo figlio, e il suo orsacchiotto di pezza ribattezzato Winnie in onore di un cucciolo d’orso dello zoo di Londra al quale il figlio si era affezionato. Dopo la pubblicazione di uno di questi racconti sull’edizione natalizia del «London Evening Post», WINNIE THE POOH diventa famoso e ciò spinge l’autore a raccogliere alcune storie nel volume “Winnie the Pooh” (1926) che, come i successivi “Now We are Six” e “The House at Pooh Corner”, sono splendidamente illustrati da Ernest H. Shepard. Nel 1961 la Walt Disney Company acquista i diritti sui libri di Winnie the Pooh e produce tre cortometraggi "Winnie the Pooh and the Honey Tree", "Winnie the Pooh and the Blustery Day", e "Winnie the Pooh and Tigger Too". Il film vero e proprio esce nel 1977 con il titolo di "The Many Adventures of Winnie the Pooh", con una grafica dei personaggi rivisitata e adattata all'animazione; i cambiamenti riguardano anche la figura di WINNIE, che diventa più grassottello e si veste di una maglietta rossa. I colori sono più intensi e i contorni più definiti, anche se tutti i personaggi mantengono i tratti distintivi delle illustrazioni di E. H. Shepard. Oggi il personaggio è molto popolare e, oltre a comparire su un’infinità di prodotti (dall’abbigliamento alla cartotecnica), è il protagonista di numerose testate edite in Italia da Disney che presentano giochi, attività di colouring, prelettura e prescrittura. Tra le numerose pubblicazioni, citiamo “Winnie the Pooh, l’orso per crescere insieme” (1997), “Winnie color” (1999) e “Winnie the Pooh, tanto da giocare e da colorare (1999).
