GUIDA AL FUMETTO   TESTATE   RINGO (0) RINGO

RINGO (0) RINGO

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Codice Editore: PRS
Casa Editrice: Crespi

Con questo nome vengono pubblicati diversi personaggi protagonisti di storie a fumetti di genere western ai quali si rimanda per consultazione.
RINGO, lo sceriffo immortale, ideato nel 1950 da Pini Segna per una serie che dura solo otto numeri, ripreso dieci anni più tardi e dotato di nuova personalità nella Collana FOLGORE e in seguito ristampato più volte in varie testate e per il circuito delle buste sorpresa, come nel caso di tre volumetti a striscia dalla foliazione insolitamente sostenuta per questo tipo di pubblicazioni (144 pgg. + cop.). I tre numeri unici, dichiarati ALBI PINI non periodici, privi di data e altre indicazioni fiscali s’intitolano “La legge del cheyenne”, “Lo sceriffo mascherato” e “Il sakem misterioso” e costano 120 Lire.*
Jimmy RINGO “l’uomo che cammina nella notte”, ideato da Gian Luigi Bonelli e disegnato da Emilio Uberti, è un pistolero solitario che agisce ai margini della legge, durato lo spazio di un albo datato 1963 e successivamente ristampato sul n. 22 di ZENITH Gigante (1963).
RINGO l’implacabile giustiziere, protagonista della serie DESPERADO, edita da Bianconi nel 1966 e realizzata da Ennio e Vladimiro Missaglia. La testata, insieme a SPIDERMAN (1967) e U.S. NAVY storie di guerra a fumetti (1969), fa parte di Ringo, collana contenitore che sotto l’autorizzazione di tribunale MI 5715 (dati omessi) raggruppa pubblicazioni di generi diversi.
RINGO protagonista dei tascabili PRATERIE SELVAGGE Nuova serie (Seat, 1966) che prosegue come THE RINGO STORY. **
RINGO prima serie western disegnata da William Vance per i testi di Agar e pubblicata su «Tintin» nel 1965. Ambientata alla fine della guerra di secessione, narra le avventure di un agente speciale della compagnia di trasporti Wells Fargo. In Italia RINGO compare sui CLASSICI AUDACIA n. 51 (Mondadori, 1967) e negli inserti di LANCIOSTORY nn. 46/5 (Eura, 1985/86).
Il nome RINGO torna più volte anche grazie alla nascita e all’affermazione sul grande schermo dei film definiti “spaghetti western”. La loro nascita coincide con il lancio di “Per un pugno di dollari”, risalente al 1964, in cui il regista Sergio Leone reinterpreta l’epopea western americana inserendo scene di sparatorie cruente, stupri ed efferatezze finora inedite e battute secche e micidiali. Ben accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone, questi film, che lanciano, tra gli altri, attori quali Clint Eastwood, Yul Brinner e Tomas Millian, riscuotono un buon successo al botteghino e per circa un decennio saranno imitati da registi non sempre all’altezza.

Edizioni speciali
MONOGRAFIE
MO1 - “Western all’italiana” - Glittering Images - ottobre 2001 - 180 pgg. + cop. - cm 24,5 x 31,5 dq - 4 + 4 - s.i.p. Volume in italiano e in inglese che presenta un’ampia rassegna sul genere spaghetti-western a cura di Antonio Bruschini, Federico De Zigno e con interventi di Giulio Questi e Gianni Garko.


Creazione scheda: Gianni Bono, 25/04/2015