Anno di prima pubblicazione: 1908
Codice Editore: PRS
La strana coppia formata da MUTT, un incorreggibile scommettitore alle corse dei cavalli, e JEFF, un piccoletto che si crede un famoso pugile professionista, vede la luce il 27 marzo del 1908 sulle pagine dell’ «Examiner». In realtà, MUTT ha già esordito sul quotidiano «S. Francisco Chronicle» l’anno precedente, precisamente il 15 novembre 1907, nella striscia intitolata “Mr. A. Mutts starts in to Play the Races” (“Il signor Mutt si presenta a giocare alle corse”), una delle prime a essere pubblicata sei giorni consecutivi alla settimana. Il titolo definitivo delle avventure dei due buffi personaggi risale solo al 15 settembre 1916, quando il suo autore, Bud Fisher, inizia a distribuire le strisce giornaliere attraverso il Wheeler Syndicate. Le tavole domenicali a colori esordiscono solo due anni più tardi, nel 1918, quando la distribuzione della serie raggiunge la dimensione nazionale. Nel contempo l’autore inizia ad arricchire le storie con altri personaggi: da Sir Sidney a Julius, il gemello di Jeff, a Ima, il fratello di Mutt. Basata su facili gags e su una comicità paradossale, questa serie godrà di una grande popolarità negli States almeno fino alla fine degli Anni Venti, merito soprattutto dei disegni di Billy Liverpool, subentrato a Fisher intorno al 1918, il quale nel 1933 passerà a sua volta il testimone, ma con minor fortuna, ad Al Smith. Oltre che sulle strisce e sugli albi a loro dedicati, i due personaggi sono protagonisti di diversi musicals, cartoni animati, un balletto e una canzone. In Italia MUTT AND JEFF esordiscono con il nome di PINCO & PALLINO su RIN TIN TIN (1) (1933) e sui nn. 234/273 (1937/38) del settimanale JUMBO, entrambi della S.A.E.V. Su MONDO FANCIULLO (n.i., 1935) la striscia viene ribattezzata Don Pasquale Triglia. Compaiono quindi su ALBI NUOVE AVVENTURE (2) (Tedeschi, 1948) come MUTTI & GEFFI. Con il titolo originale la serie appare invece sul mensile EUREKA (1) (Corno, 1967), in appendice agli ALBI CORRADO TEDESCHI (Tedeschi, 1970), qui nella versione di Al Smith, e sulle riviste L’AVVENTUROSO (4) (Boss, 1973) e L’AVVENTUROSO (6) (Sole, 1974).