GUIDA AL FUMETTO PERSONE Bradbury John Morin
John Morin Bradbury - Jack USA
animatore, disegnatore
27 Dicembre 1914 - Seattle, Washington, USA
15 Maggio 2004 - Los Angeles, California, USA
Quella di John Morin Bradbury, più famoso come Jack Bradbury, è stata una vita dedicata ai personaggi Disney. Nato a Seattle, nello stato di Washington, il 27 dicembre 1914, si avvicina al disegno fin da bambino, contagiato dalla lettura della daily strip di Roy Crane "Wash Tubbs & Captain Easy". La sua carriera professionale ha inizio a metà del 1934, quando risponde a un annuncio degli Studios Disney in cerca di giovani da inserire nello staff di animatori. Qualche settimana più tardi, il 6 settembre 1934, Bradbury riceve una busta con l’intestazione “Walt Disney Productions” e contenente una lettera firmata dal direttore di produzione Ben Sharpsteen, che lo invita a presentarsi a Hollywood per un periodo di prova. Poco più di un mese dopo, il giovane disegnatore raggiunge la California con una valigia piena di sogni e di speranze. Il primo incarico che gli è assegnato è quello di intercalatore, ovvero realizzare una serie di disegni intermedi tra un fotogramma di partenza e uno di arrivo. Al termine dell’apprendistato è assunto e promosso ad assistente animatore di Bob Wichersham. In questo periodo ha modo di lavorare a numerosi cortometraggi, tra i quali "The Band Concert" (1935), ricordato per essere il primo con protagonista Mickey Mouse in Technicolor. Nel 1937 è nello staff del kolossal "Biancaneve e i Sette Nani" ("Snow White and the Seven Dwarfs"). L’anno successivo, mentre lavora al corto "Il toro Ferdinando" ("Ferdinand the Bull"), è promosso animatore, ruolo che manterrà fino al 1941 quando, a causa della sua partecipazione a uno sciopero, è messo nelle condizioni di abbandonare gli Studios. Prima di allora, però, avrebbe collaborato a "Pinocchio" e "Fantasia" (1940), e a "Bambi", uscito nelle sale nel 1942.Verso la metà degli anni Quaranta, dopo un periodo nel quale si dedica ai lavori più disparati, tra i quali l’animatore per la Warner Bros., Bradbury decide di abbandonare il cinema d’animazione e di dedicarsi ai fumetti. La sua prima produzione riguarda storie umoristiche con protagonisti buffi animali antropomorfi per alcune case editrici di comic book, tra cui American Comics Group e Standard Comics. Alla fine del decennio entra nello staff della Western Printing and Lithographing Co., casa editrice che pubblica "Walt Disney’s Comics and Stories". L’esordio di Bradbury avviene sul numero 113 (febbraio 1950) del periodico, con l’oneroso compito di affiancare Carl Barks. Questi, oberato dalla realizzazione di storie lunghe per il periodico "Four Color Comics", non ha tempo di creare storie brevi per la stessa casa editrice. Nei successivi ventotto anni, il fumettista tratteggia magistralmente non solo la famiglia dei Paperi, ma anche la quasi totalità dei personaggi della banda Disney. In Italia, i suoi lavori compaiono su numerose testate disneyane, tra le quali TOPOLINO, ALMANACCO TOPOLINO e ALBI D'ORO. Nel 1978, a causa di un forte abbassamento della vista, Bradbury abbandona il disegno dei fumetti e passa alla progettazione di prodotti di merchandising. Scompare a Los Angeles il 15 maggio 2004.
Articolo di Gabriele Ferrero tratto dalla collana TOPOLINO STORY (RCS, 2015).
Creazione scheda: Dea Brusorio, 05/10/2015
Ultima modifica: Dea Brusorio, 09/10/2015
Ultima modifica: Dea Brusorio, 09/10/2015