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Tito Marchioro Italia

disegnatore

12 Agosto 1931 - Venezia, Italia

16 Febbraio 2004 - Venezia

Nato a Venezia il 12 agosto 1931, Tito Marchioro esordisce nel mondo del fumetto lavorando, dal 1961 al 1970, per il mercato francese; realizza così per i periodici delle Editions Aventures et Voyages di Bernadette Ratier, la lunga serie di Silver delle Colline, un personaggio medievale che ricorda molto Robin Hood.

Alla fine degli anni Sessanta, in pieno boom del fumetto per adulti, prende contatti con le Edizioni RG di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon, poi diventate Ediperiodici, disegnando fino al 1982 una serie innumerevole di episodi, a cominciare, nel novembre 1968, dalla gangster story con protagonista la bella e disinibita fuorilegge BONNIE, per continuare un anno dopo con WALALLA L'INDIANAN BIANCA e con alcuni numeri di TERROR, tascabile ricco di trame forti e piene di intrighi nel solco della tradizione del Grand Guignol.

All’inizio degli anni Settanta riprende LUCIFERA, mensile di storie sataniche di ambientazione medievale con tanto di diavoli e inquisitori, disegnate per i primi quindici numeri da Leone Frollo e proseguite da Marchioro fino alla conclusione della serie, avvenuta nell’agosto 1980. Nel 1977 è la volta di STORIE NERE, edito dalla casa editrice Publistrip diretta da Giulietta Bentivoglio, che pubblica una o due storie complete del genere “cronaca nera” per numero. Del 1981 è invece ODISSEA, versione al femminile del celebre poema omerico, pubblicato sempre da Ediperiodici.

A partire del 1982, Tito Marchioro collabora con la Edifumetto, illustrando una serie di tascabili contenitori per adulti come ATTUALITÀ PROIBITA (1982), MALAVITA INTERNAZIONALE (pocket con storie di genere spionistico, edito dal 1983 al 1986), AMORI SCANDALOSI (1984), TELENOVELA VIETATA (1983), LA PECCATRICE (1984), incentrata sulle avventure hard, ambientate nella Parigi di fine Ottocento, di una marchesa di nome CANDIDA, e CASINO (1985), sulle vicende erotico-morbose all’interno di una casa di tolleranza. La collaborazione con la casa editrice prosegue anche nella seconda metà degli anni Ottanta con NERA EXPRESS (1987) e SERIE INFERNO (1989).

Negli stessi anni Marchioro realizza i disegni di alcuni pocket per adulti pubblicati dalla Editrice Squalo, tra cui SCANDALI (per cui firma il solo n. 13, stampato nel 1988), che presenta le biografie a fumetti, ricche di dettagli scandalosi, di divi hollywoodiani, miliardari e presidenti americani, SUPERPROIBITA FUMETTI (nn. 1 e 14, 1988-1989), EXTRA (1988), rivista contenitore che illustra insieme a Sergio Montipò e Bruno Marraffa, e infine il tascabile "Tropici Crudeli", una sorta di feuilleton a fumetti in dieci episodi ambientato in un’isola caraibica dominata da un dittatore, dove si celebrano inquietanti riti pagani e vodoo. Quest’ultimo viene stampato in due serie (da giugno ad agosto 1989 e da giugno a settembre 1990); gli episodi nn. 4/6 della prima serie escono su SERIE INFERNO nn. 2, 4 e 6 (Edifumetto, 1989).

Del 1991 la carriera di Tito Marchioro conosce un’incursione nel genere del periodico sportivo; il disegnatore veneziano illustra infatti con Luciano Castarelli le storie a fumetti contenute, insieme a servizi e rubriche a tema, in ciascun numero di "Squadra Mia" e "Campioni Squadra Mia". SI tratta, rispettivamente, di due serie di tre collane ciascuna con testata comune ma declinata in tre diverse pubblicazioni dedicate a tre importanti squadre di calcio italiane: Milan, Inter e Juventus.

Sempre nello stesso anno, realizza le vignette per "Quelli della Lega", pubblicazione satirica in formato tabloid, curata da Remo Pizzardi per la F.D.A. Editrice, per la quale disegna anche "La Vera Storia di Alberto da Giussano", fumetto storico sulla figura del condottiero lombardo che esce in un unico albo nel 1992.

Ancora all’inizio degli anni Novanta, Marchioro riprende la sua collaborazione con la Ediperiodici, firmando i due episodi completi del primo numero del fumetto per adulti ARRAPESCION (aprile 1991), e il tascabile erotico HOSTESS FOR MEN, nel quale si alterna ai disegni con Bruno Marraffa.


Fonti bibliografiche
Bono Gianni, Foto di Famiglia, “Tito Marchioro”, in Tex n. 284, giugno 1984, Editoriale Daim Press, Milano.
Bono Gianni, Guida al Fumetto Italiano, 2002/2003, Epierre, Milano.

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Tavola dal primo numero di Walalla.

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Lucifera nella versione di Tito Marchioro.

Creazione scheda: zak, 28/09/2015
Ultima modifica: zak, 28/09/2015