GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Sangalli Pierluigi

Pierluigi Sangalli Italia

disegnatore

5 Novembre 1938 - Monza, Italia

Pierluigi Sangalli nasce a Monza il 5 novembre 1938. Condivide l’adolescenza con Alberico Motta, conosciuto all’oratorio all’età di undici anni: entrambi appassionati di fumetti, i due futuri disegnatori si scambiano gli schizzi realizzati e li appendono in parrocchia. A 16 anni, Alberico Motta inizia a lavorare alla Casa Editrice Dardo (dove disegna CHICCHIRICHÌ di Sandro Angiolini), mentre Sangalli continua gli studi di ragioneria, dilettandosi nel tempo libero a mettere in caricatura i compagni di scuola. Conseguito il diploma a 19 anni, il giovane capisce di non voler fare il ragioniere e si rivolge all’amico d’infanzia perché lo aiuti “a imparare a fare fumetti in modo professionale”. Motta gli insegna dunque i primi rudimenti del mestiere, come il ripasso a china, e successivamente lo introduce in varie case editrici di Milano: tra queste, le Edizioni Il Ponte, la casa editrice di Renato Bianconi.

Alla fine degli anni Cinquanta, Pierluigi Sangalli comincia dunque la sua esperienza lavorativa proprio con Renato Bianconi e la sua casa editrice, cui rimane legato per diversi decenni. Il suo primo “incarico” è quello di inchiostrare le tavole di Mario Sbattella che per Bianconi firma le illustrazioni di VOLPETTO, TROTTOLINO e FELIX, oltre a giochi e barzellette.
Per le edizioni di Bianconi, Sangalli disegna numerosi personaggi, anche creati da altri, come DAVY CROCK, MAGO MERLOTTO, GEREMIA E PIGNATTA, BRACCIO DI FERRO, di cui è il copertinista e l’illustratore della maggior parte degli episodi, e NONNA ABELARDA. La pratica di portare a termine storie iniziate da colleghi, specialmente nell’imminenza della data di consegna, è molto comune all’epoca, non solo presso Bianconi. Di fatto però si intensifica per lo staff dell’editore milanese quando questi fonda la G.B.M (Grafica Editoriale Metro), uno stabilimento grafico con più di 200 dipendenti che deve lavorare sempre a pieno ritmo. Per Renato Bianconi, Pierluigi Sangalli firma inoltre le serie autonome di POLDO (amico sbafa-panini di Braccio di Ferro), TRINCHETTO (padre del marinaio ghiotto di spinaci) e del gigante GRISSINO, in origine tre comprimari nelle vicende di Braccio di Ferro.

Il nome di Sangalli, tuttavia, è indiscutibilmente legato a GEPPO, il diavoletto buono nato da un’idea di Bianconi e di Luciano Bottaro e poi reso graficamente da Giulio Chierchini e quindi da Giovan Battista Carpi. Sangalli lo riprende nel 1955 e ne disegna tutte le copertine a partire dal 1961, anno in cui al diavoletto, fino a quel momento pubblicato su SOLDINO, viene dedicata una testata autonoma. Per circa quattro decenni, Sangalli si occupa anche di tutte le serie “satellite” che nel frattempo sono nate e cresciute attorno alla testata principale. Diavolo bonaccione, Geppo vive in un aldilà abitato da demoni muscolosi, serpenti tentatori in cilindro e un campionario di vari personaggi infernali che provano ogni espediente per guadagnarsi un posto… all’ombra. Capo esigente e incontentabile del povero diavoletto dal cuore tenero è nientemeno che SATANA in persona, con minacciosi baffoni alla Salvador Dalì e mantello e corona da re, dal quale il protagonista subisce costantemente l’aspro rimprovero di essere il suo peggiore dipendente.
Nel corso del tempo il disegnatore milanese interviene sull’aspetto di Geppo, aggiungendo un dito alle quattro che compongono la mano, e ne ridefinisce personalità e ruolo, rendendolo ancora più ingenuo, inoffensivo, pasticcione, e in definitiva più simpatico. Crea inoltre nuovi personaggi, come CERBERO, il cane a tre teste; BELZEBÙ, il diavolo più cattivo di tutto l’Inferno; il suo infido gatto CALIGOLA, e il fantasma EUGENIO con i nipotini ZIG e ZAG, divenuto in seguito titolare di una serie autonoma.

Nel 1973, diventati disponibili i diritti del PINOCCHIO di Carlo Collodi, Renato Bianconi decide di realizzare una versione a fumetti della celebre fiaba coinvolgendo nel progetto tutti i suoi disegnatori. A Sangalli, in particolare, viene affidato lo studio dei personaggi del Gatto e della Volpe. Alla morte di Bianconi la vedova, Rosalia Guccione, cerca di riproporre ristampe dei personaggi di maggior successo creati nella scuderia del marito, come Braccio di Ferro, Geppo o Nonna Abelarda, coinvolgendo nell’impresa l’imprenditore Roberto Musitano: il tentativo non ha però il successo sperato, né dal punto di vista del gradimento del pubblico, che non apprezza il restyling grafico e caratteriale dei personaggi, né dal punto di vista economico. Gli impegni attuali di Pierluigi Sangalli lo vedono tuttora al lavoro nell’ambito della grafica: realizza pieghevoli, depliant, poster per i comuni della Regione Lombardia a scopo turistico, nonché illustrazioni didattiche per la scuola.

Fonti bibliografiche
Mazzotta Fabrizio, Menzuisi Alessandro, “I maestri ‘Bianconi’ – intervista a Sandro Dossi e Pierluigi Sangalli”, in Fumo di China n. 120-121, luglio-agosto 2004, Edizioni Fumo di China, Milano.
Boschi Luca (a cura di), Geppo in “Una vita d’inferno”, Comics & Cartoons n. 4 , dicembre 2002, Edizioni If, Milano.
AA.VV, “Schede Autori”, in Exploit Comics n. 38, ottobre 1986, Editrice Gaf, Firenze.
Creazione scheda: zak, 18/09/2015
Ultima modifica: GC, 12/10/2015