GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Canzio Decio

Decio Canzio Italia

curatore editoriale, redattore, sceneggiatore

27 Ottobre 1930 - Milano, Lombardia, Italia

4 Gennaio 2013 - Milano, Lombardia, Italia

Decio Canzio lavora nel mondo dell’editoria a partire dagli anni Sessanta, ma è solo nel 1973 che comincia a occuparsi di fumetti. In quell’anno approda alla casa editrice Altamira, futura Sergio Bonelli Editore, per cui scrive alcuni episodi della serie IL PICCOLO RANGER, disegnati da Francesco Gamba, Lina Buffolente, Erminio Ardigò e Franco Bignotti. Pur mantenendo intatto lo spirito western di questa serie, ideata da Andrea Lavezzolo, Canzio vi inserisce spunti avventurosi, horror e fantascientifici, puntando anche su una narrazione più agile.

Per l’editoriale Cepim (altro nome della Sergio Bonelli), cura la collana AMERICA, composta da quattordici libri di saggistica riccamente illustrati, pubblicati tra il 1972 e il 1977. Si occupa inoltre del ritorno in edicola di AKIM, il tarzanide di Roberto Renzi e Augusto Pedrazza.
Dal 1976 dirige UN UOMO UN’AVVENTURA, prototipo di collana di fumetti d’autore, in cui ogni volume è autoconclusivo e affidato alle migliori penne e matite del tempo, tra cui lo stesso Canzio, che scrive i testi di “L’uomo del Nilo” e “L’uomo del Messico”, entrambi affidati alla perizia grafica di un Sergio Toppi in ottima forma.
Quando occorre è pronto a correre in aiuto di Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli, nello sceneggiare gli episodi di ZAGOR. La prima storia di questo personaggio da lui firmata è “Il cavaliere misterioso”, con disegni di Franco Donatelli e apparsa sul numero 139 della collana, a cui ne seguono altre quindici.

Nel frattempo, Canzio diviene una colonna portante della casa editrice, una sorta di super editor che supervisiona tutte le testate. Inoltre, tiene spesso i contatti con i collaboratori esterni, visiona le proposte di collaborazione degli aspiranti sceneggiatori e disegnatori, incoraggiando e direzionando sulla giusta strada i più promettenti. Tale attività nel 1985 lo porta a vincere il premio ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto Italiano) “ per la lunga e coerente militanza come soggettista e come curatore di collane, e per la sua attività articolata in più direzioni, ciò che lo connota come un sagace, sensibile e autentico editor”.
Tra i mille compiti che svolge, di tanto in tanto ritorna a galla quello di sceneggiatore. A inizio anni Novanta deve infatti sostituire momentaneamente Claudio Nizzi nella scrittura delle storie di TEX, esordendo con “L’oro di Klaatu” (n. 401 del marzo 1994) per i bei disegni di Ferdinando Fusco e occupandosi di altre quattro storie.

Decio Canzio si ritira dall’attività nel 2006, ma il mondo del fumetto continua a provare per lui un grande affetto, a tal punto che nel 2008 Giorgio Albertini e Giampiero Casertano gli tributano un riconoscente omaggio chiamando Decio il protagonista di un loro graphic novel (edito da ReNoir), un legionario romano che si ritrova a combattere contro l’esercito di Annibale.
Inoltre, l’ALMANACCO DELL’AVVENTURA 2014 (della Bonelli) è interamente dedicato Canzio e a Sergio Toppi, con la riproposta delle storie “L'uomo del Nilo”, “L'uomo del Messico” e “L'uomo delle paludi” (quest'ultima realizzata dal solo Toppi) oltre a vari articoli sui due artisti.
Creazione scheda: DC, 24/10/2022
Ultima modifica: DC, 24/10/2022