GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Bianchini Marco

Marco Bianchini Italia

disegnatore

19 Giugno 1958 - Arezzo, Toscana, Italia

Durante l’infanzia legge il CORRIERE DEI PICCOLI mentre a tredici anni scopre IL COMANDANTE MARK, a cui seguono le altre testate Bonelli. Ma il vero colpo di fulmine è dell’anno successivo, quando si imbatte nei fumetti americani e decide che quello diventerà il suo lavoro.
Il suo stile inizialmente si ispira a grandi artisti americani, in particolare Burne Hogart e Alex Raymond, tuttavia prima di debuttare nel mondo del fumetto deve fare esperienza in altri ambiti.
Dal 1976 al 1979 collabora come illustratore con le riviste Commercio e Turismo Toscano, Automobilismo Aretino, nonché col quotidiano La Nazione di Firenze. Nel 1980 realizza varie illustrazioni per la rivista di fantascienza Dimensione Cosmica e per le Edizioni Fanucci. Contemporaneamente illustra alcune copertine delle riviste estere Solaris (Canada), Science Fiction Review (USA), Science Fiction Review (Australia). Inoltre, alla fine degli anni Settanta, mentre si trova a Bologna (dove studia per diventare grafico pubblicitario), ha modo di conoscere il disegnatore Giovanni Romanini grazie a una compagna di classe amica della moglie di quest’ultimo. Dopo averne visto i disegni, Romanini gli offre di aiutarlo come matitista sugli albi erotici pubblicati dalle Edifumetto di Renzo Barbieri. Così per circa due anni accumula esperienza su serie come ULULA. ATTUALITÀ NERA e sugli ultimi sei episodi di WALLESTAIN.
Parallelamente, si dedica alla pubblicità lavorando per Toscana Motori, La Nazione, Pirelli, Fontemura e Teleonda. Nel 1982 inizia la collaborazione con la rivista a fumetti BOY MUSIC, edita da Rizzoli.
Ad Arezzo conosce due colleghi, Luca Dell’Uomo e Fabio Civitelli, e poiché i tre hanno le medesime aspirazioni e vanno insieme alle fiere e dagli editori, vengono soprannominati “i tre moschettieri”. Quando Civitelli, già al lavoro sulle tavole di MISTER NO, deve andare alla Bonelli, allora CEPIM, per consegnare le tavole, gli altri due lo seguono con l’obiettivo di farsi conoscere sperando in una futura collaborazione. Cosa che puntualmente accade, dato che Bianchini viene contattato da Tiziano Sclavi per la creazione grafica di Kerry il Trapper che verrà pubblicato dalle edizioni Araldo. Kerry, apparso a partire dal 1983 in appendice a IL COMANDANTE MARK, fonde l’horror con i classici temi della frontiera americana, dato che il protagonista deve affrontare creature soprannaturali e pericoli di ogni genere.
Negli stessi anni pubblica il personaggio Cap. Gemma per la rivista FOX TROT, un interessante esperimento editoriale che vede giovani autori autopubblicarsi in un magazine contenitore. Nel 1985 conclusa la serie di Kerry il Trapper comincia a illustrare le storie di MISTER NO. Continua a disegnare le avventure del bastiancontrario amazzonico fino alla chiusura della testata, nel 2005, firmandone quasi quaranta albi cui si aggiunge il primo MAXI MISTER NO. La sua prima storia è, "I delitti del Mar della Sonda", scritta da Graziano Cicogna, nella quale viene affiancato da Marco Santucci. Inizialmente il suo tratto ricorda quello di Fabio Civitelli, per poi intraprendere la propria strada che lo porta anche ad aggiungere una piccola fossetta sul mento del personaggio, che ricorda l’originaria affiliazione con Paul Newman, uno degli attori che ne hanno ispirato l’aspetto grafico.
Molto attivo anche al di fuori della Bonelli, nel 1992 fonda a Firenze la sede Toscana della Scuola Internazionale di Comics. Nel 2000 comincia a lavorare alla preproduzione di un lungometraggio di fantascienza a cartoni animati, dal titolo “Termite Bianca” avvalendosi di collaboratori sia del mondo dei fumetti che dell’animazione. In seguito decide di affiancare al progetto di animazione il fumetto ispirato alla medesima storia e nel 2004 pubblica con Vittorio Pavesio il primo volume della saga in sei volumi di TERMITE BIANCA, apparsa anche in Francia. Questa serie è ambientata nel futuro remoto, gli abitanti dei deserti e i signori degli abissi marini si scontrano in una guerra senza vincitori ne vinti. Le città abissali soffrono per un morbo mortale che può portarle all'estinzione. Nell'isola, protetta da ogni pericolo e contaminazione, Bianca cresce in solitudine e custodisce nel suo DNA il vaccino che può salvare i Nautili dal morbo assassino. Ma Bianca è veramente l'unica speranza per i Nautili o piuttosto un incalcolabile pericolo per il loro mondo? In questa serie Bianchini sfoggia un tratto maturo e plastico, molto realistico, arricchito da un uso del colore ricco e sofisticato.
Nel 2005 la Bonelli gli offre di disegnare una storia di TEX (albi n.576-577-578) su testi di Mauro Boselli.
In seguito, disegna una storia su testi di Giovanni Gualdoni per il DYLAN DOG GIGANTE numero 20, del 2011.
Per Quadrant, nel 2013 pubblica il primo volume della saga Francois Sans Nom su testi di Runberg/Ricard, incentrato su un vagabondo che si muove nella Francia di Luigi XI, ai tempi della guerra dei Cento Anni.
Nel 2014 disegna la storia “Il fattore Z”, su testi di Giovanni Gualdoni, per il numero 27 della collana LE STORIE della Bonelli.
Bianchini si interessa anche di fotografia, partecipando a varie mostre, e di modellismo, con particolare interesse per la colorazione di figurini di piombo, oltre al collezionismo di francobolli e spille.
Creazione scheda: DC, 16/06/2022
Ultima modifica: DC, 16/06/2022