GUIDA AL FUMETTO PERSONE Brindisi Bruno
Bruno Brindisi Italia
disegnatore
3 Giugno 1964 - Salerno, Campania, Italia
Legge fumetti e disegna sin da bambino, anche perché incoraggiato dal padre. Tra i suoi personaggi preferiti vi è Zagor, di cui apprezza il particolare cocktail fatto di avventura, fantasia, umorismo e un pizzico di horror, grazie all’apparizione di vampiri, fantasmi, stregoni e uomini lupo. Non pensa, tuttavia, di diventare un autore di fumetti. Questo fino all’ultimo anno del liceo, quando si imbatte nella fanzine TRUMOON. Realizzata nella sua città, a una cinquantina di metri da casa sua, è il frutto di un gruppo di talentuosi dilettanti, a cui ben presto si aggrega. Si tratta di Giuliano e Giorgio Piccininno, Raffaele Della Monica, Maurizio Piperno, Peppe De Nardo, Enzo Lauria, Roberto De Angelis, Luigi Coppola, Daniele Bigliardo, Luigi Siniscalchi e altri ancora, la maggior parte dei quali destinata a una luminosa carriera. I ragazzi del gruppo si confrontano, scambiando idee e consigli, in un clima che ne permette la crescita artistica. Brindisi pubblica la sua prima storia su TRUMOON nel 1983. La fanzine è destinata a durare poco, ma le sue firme cominciano a migrare verso testate professionali. Per il nostro si tratta di BOY COMICS, delle Edizioni Cioè. Poi disegna alcune storie erotiche per Blue Press e per Ediperiodici, in seguito collabora con la Acme. Per quest’ultima, tra il 1989 e il 1991, disegna vari episodi brevi su testi altrui per le testate SPLATTER, MOSTRI e TORPEDO, mostrando anche una certa predisposizione per l’horror. Il suo stile sta prendendo forma, pulito e preciso, debitore nei confronti della scuola francese ma capace anche di una sintesi idonea al fumetto popolare italiano. Si sente ormai pronto per presentarsi alla Sergio Bonelli Editore e, dopo alcune tavole di prova per NICK RAIDER e NATHAN NEVER, nel 1990 gli viene affidata la prima sceneggiatura di DYLAN DOG, scritta da Tiziano Sclavi. Si tratta dell’episodio “Il Male”, che appare sul numero 51. Per l’aspetto di Dylan, la casa editrice gli suggerisce di rifarsi a quello di Giampiero Casertano, il cui stile ritiene in qualche modo affine, ma Bruno preferisce andare alla fonte: sapendo che Sclavi pensava a Rupert Everett quale modello per il personaggio, studia volto e pose dell’attore per realizzare una propria versione del personaggio.Da quel momento la sua vita professionale è legata a doppio filo con quella dell’indagatore dell’incubo, ma trova tempo anche per altre esperienze. Per la Casa editrice Universo, nel 1992, disegna Billiteri, su testi di Giuseppe De Nardo. Si tratta di una serie ironica e scanzonata, legata al mondo giovanile. Il protagonista è, appunto, Billiteri (Billi per gli amici), uno studente universitario sempre indietro con gli esami e con il servizio militare in agguato, alle prese con eventi tutto sommato ascrivibili nel genere commedia.
Nello stesso anno, realizza anche l’episodio di Nick Raider comparso sul primo ALMANACCO DEL GIALLO (1993), intitolato “Occhio privato”, su testi di Claudio Nizzi, mentre debutta nella serie regolare con l’albo n. 61, “La lunga ombra”, sempre scritto da Nizzi.
Nel 2002 firma il sedicesimo TEX SPECIALE, “I predatori del deserto”, su testi di Claudio Nizzi. Il suo Tex è talmente apprezzato che ha l’onore di tenere a battesimo, nel 2011, una sua nuova collana, COLOR TEX, per la quale deve un po’ ripulire il tratto per lasciare spazio al colore.
In casa Bonelli altri character beneficiano delle sue matite. Per MARTIN MYSTÈRE si occupa di una storia breve apparsa su KEN PARKER MAGAZINE e di diciotto tavole all’interno del trecentesimo numero della collana regolare. Disegna inoltre il primo numero del fantascientifico BRAD BARRON, ideato da Tito Faraci.
Viene notato anche dagli editori francesi e nel 2005 Les Humanoïdes Associés gli affidano la serie in due volumi Novikov, su testi di Patrick Weber. Il protagonista, Alexis Novikov, è un ufficiale della Polizia Imperiale nella Pietroburgo del XVIII secolo, conosciuto soprattutto per i suoi metodi poco ortodossi con cui cerca di mantenere l’ordine in Russia.
Nel 2011 firma il numero 11 di DIABOLIK, celebrativo per i cinquant’anni del personaggio, confermando di essere in grado di gestire le icone del fumetto italiano.
Nel frattempo continua a lavorare su DYLAN DOG, ma disegna anche il terzo numero di LE STORIE, collana composta da storie autoconclusive affidate di volta in volta a differenti team artistici. In questo caso Giuseppe De Nardo e Brindisi, che in “La rivolta dei Sepoy” (del dicembre 2012) raccontano la storia d'amore tra Elisabeth e Jim sullo sfondo dell'India coloniale di metà Ottocento, pronta a essere travolta dal clima di ribellione che monta nel Paese.
Dal 2018 ai suoi impegni si aggiungono diversi numeri della nuova collana TEX, dedica alle avventure giovanili di Tex Willer.
Sempre nel 2018 la Bonelli gli dedica un artbook dal titolo “L’arte di Bruno Brindisi”.
Creazione scheda: DC, 31/05/2022
Ultima modifica: DC, 31/05/2022
Ultima modifica: DC, 31/05/2022