GUIDA AL FUMETTO PERSONE Ambrosini Carlo
Carlo Ambrosini Italia
autore unico, disegnatore
15 Aprile 1954 - Azzano Mella, Brescia, Italia
Mostra fin da giovane età una predisposizione per il disegno, viene quindi avviato a una formazione artistica che lo porta prima a frequentare il liceo artistico, poi a diplomarsi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. L’esordio nel mondo dei fumetti avviene nel 1976, disegnando un paio di brevi storie di guerra per la casa editrice Dardo. Seguono collaborazioni con l’Ediperiodici (fumetti erotici) e l’Editoriale Corno (DANIEL) e, nel 1977, quella durata un paio d’anni con STORIA D’ITALIA A FUMETTI di Enzo Biagi.Nel 1980 fa il suo ingresso in Bonelli, diventando una delle matite del western atipico KEN PARKER, per cui complessivamente disegna sette episodi maturando come artista.
Contemporaneamente all’impegno “popolare”, dal 1984 sviluppa anche una serie autoriale, per la quale si occupa anche dei testi. Si tratta di Nico Macchia, cavaliere medievale protagonista di storie noir ambientate nelle Fiandre di metà del millequattrocento. Proposto originariamente sulla rivista italiana ORIENT EXPRESS, trova in seguito asilo in Francia, grazie a Glenat che lo pubblica nella prestigiosa collana LE AVVENTRURE DELLA STORIA. Tre, in totale, le avventure prodotte: il breve racconto “La rocca del diavolo” e gli episodi lunghi “La città delle ombre” e “Il Carbonaio di Leboucq”. Nelle tavole di questa breve serie traspare l’amore dell’autore per la pittura europea. È lo stesso Ambrosini a dichiarare: “Bosch, Bruegel, Van Eyck mi impressionarono moltissimo… il magico, il fantastico, la suggestione di certe atmosfere sono terreno per escursioni narrative, per avventure misteriose…”
Intanto, prosegue l’impegno profuso sui personaggi bonelliani e, dal 1987, Ambrosini è al lavoro su DYLAN DOG. Il primo episodio da lui disegnato dè il numero quindici, dal titolo “Canale 666”. Sempre nell’ambito di questa collana, una delle sue migliori prove è considerata “Il lungo addio” (episodio 74). Ed è proprio su DYLAN DOG che Ambrosini per la prima volta, all’interno di casa Bonelli, riveste anche il ruolo di sceneggiatore, scrivendo e disegnando “Dietro il sipario” (episodio 97).
Seppur molto assorbito dai bonelliani, trova il tempo anche per altre collaborazioni. Nel 1992 disegna Videomax, fantsupereroistica serie di Graziano Origa pubblicata su FUMETTI D’ITALIA. Nel 1993 è una delle matite del portfolio “I volti segreti di Tex” per le Edizioni d’Arte lo Scarabeo. Inoltre, insegna alla Scuola del Fumetto di Milano.
Nel 1997 Ambrosini fa un ulteriore passo in avanti in Bonelli, ideando una serie propria all’interno della quale inserisce tematiche del tutto nuove per una testata popolare come surreale, onirismo, psicanalisi. Si tratta di NAPOLEONE, il cui protagonista è un ex poliziotto italiano che fa il portiere di notte in un albergo svizzero. Le sceneggiature sono quasi sempre di Ambrosini, che talvolta ne è anche disegnatore. La collana termina nel 2006 col numero 54, ma nel frattempo l’autore ha il tempo di disegnare anche il diciannovesimo SPECIALE TEX, “Il prezzo della vendetta”, uscito nel 2005.
Sempre pronto a sviluppare nuove idee, nel 2008 Ambrosini sforna una nuova serie per Bonelli. JAN DIX, questo il titolo, è un investigatore decisamente atipico. Non si occupa, infatti, di indagare su rapine e omicidi, ma su furti, contraffazioni, acquisizioni illecite di opere d’arte. Non a caso è un consulente dell’importante Rijksmuseum di Amsterdam.
Ambrosini, insomma, conferma la sua propensione per un fumetto colto, che cerca di adattarsi alle regole di quello popolare e che, di fronte ai frequenti elogi della critica, conquista un numero di lettori ampio ma talvolta insufficiente a garantirsi una buona longevità all’interno del filone.
In seguito torna a occuparsi di DYLAN DOG, ma realizza anche tre albi di LE STORIE, uno del fantascientifico ORFANI e uno della collana da libreria IL CONFINE.
Creazione scheda: DC, 10/04/2022
Ultima modifica: DC, 10/04/2022
Ultima modifica: DC, 10/04/2022