GUIDA AL FUMETTO   PERSONE   Sclavi Tiziano

Tiziano Sclavi Italia

sceneggiatore

3 Aprile 1953 - Broni, Pavia, Italia

Tiziano Sclavi entra nel mondo dell’editoria negli anni Settanta, scrivendo articoli, racconti e sceneggiature di fumetti. Il debutto in quest’ultimo campo avviene collaborando ai testi de Gli aristocratici, serie dell’amico e collega Alfredo Castelli.
L’eclettico scrittore comincia a ideare serie e personaggi propri, trovando un felice connubio tra umorismo e tematiche avventurose, che viene esaltato dalle matite di Giorgio Cavazzano. È con questo artista, infatti, che nel 1975 crea Altai & Jonson e nel 1978 Silas Finn. Nel primo caso rivisita in chiave personale il classico poliziesco “all’americana”. In Silas Finn, invece è il West a fare da palcoscenico alle avventure di un intraprendete giornalista.
Tra gli altri fumetti usciti in quel periodo dalla penna di Sclavi vanno citati almeno Agente Allen, Vita da Cani, Archivio Zero, John John va nel West, Bizzarro.

Nel 1981 comincia a collaborare con la Bonelli, scrivendo sceneggiature per KEN PARKER, ZAGOR, MISTER NO e MARTIN MISTÈRE. Le sue storie per MISTER NO e ZAGOR si fanno notare per l’introduzione di componenti horror, genere particolarmente apprezzato da Sclavi. Inoltre crea il personaggio Kerry il trapper (per i disegni dei fratelli Di Vitto e di Marco Bianchini), pubblicato nel 1983 in appendice a IL COMANDANTE MARK, nel quale fonde proprio l’horror con i classici temi della frontiera americana. Kerry, infatti, deve affrontare creature soprannaturali e pericoli di ogni genere.
Sempre per Bonelli, dal 1984 al 1985 dirige la rivista PILOT, contenente fumetti italiani e francesi, importante incursione nel mondo del fumetto d’autore da parte dell’editore milanese. Sclavi immette nel magazine tutta la propria energia creativa, dotandolo di una grafica originale e di redazionali che spaziano in diversi campi.

È nell’ottobre del 1986 che vede la luce, sempre per Bonelli, DYLAN DOG, l’indagatore dell’incubo. È ancora una volta l’horror a tenere banco, ma si tratta di un horror colto, ironico, melanconico, citazionista. Nel personaggio l’autore riversa elementi autobiografici, la passione per il cinema, una visione disillusa della vita eppure romantica, riflessioni animaliste e molto altro ancora. Il successo è travolgente, fin troppo per uno schivo Tiziano Sclavi che non ama le luci della ribalta e che, probabilmente, per un certo periodo si sente prigioniero del proprio personaggio.
Comunque, trova il tempo per dare vita a un'altra creatura di carta, Roy Mann, che nel 1987 è affidato alle matite di un ottimo Attilio Micheluzzi per la rivista COMIC ART.

Sclavi è anche uno sceneggiatore televisivo, paroliere di canzoni, copywriter pubblicitario, disegnatore e, soprattutto, romanziere. Più di dieci sono i romanzi al suo attivo, tra cui “Film”, “Tre”, “Dellamorte Dellamore”, “Nero", "Sogni di sangue”, “Apocalisse”, “La circolazione del sangue”, “Le etichette delle camicie", “Non è successo niente”. Due di questi diventano anche film: “Nero”, sceneggiato dallo stesso Sclavi per la regia di Giancarlo Soldi, e “Dellamorte Dellamore”, diretto da Michele Soavi e distribuito in molti paesi del mondo (con il titolo "The Cemetery Man”) tra cui gli Stati Uniti ove viene apprezzato da registi come Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Terry Gilliam.

Nel 2020 Emiliano Mammucari disegna “Zardo” graphic novel basato sulla riscrittura del romanzo “Nero”, o meglio su una sua sceneggiatura per la versione a fumetti.
Creazione scheda: DC, 24/02/2022
Ultima modifica: DC, 24/02/2022