GUIDA AL FUMETTO PERSONE De Angelis Roberto
Roberto De Angelis
disegnatore
16 Dicembre 1959 - Napoli
Roberto De Angelis nasce a Napoli il 16 dicembre 1959. A differenza di molti suoi colleghi, da bambino non coltiva il sogno di diventare un fumettista. Racconta lui stesso in un’intervista: “Il fumetto, per me, non è stata una passione bruciante e precoce. Ho cominciato a disegnare tardi, e solo come hobby. Allora non pensavo potesse diventare un lavoro. Ma ho continuato, perché in qualche modo intuivo che il fumetto permetteva di illuminare qualche scorcio del paesaggio interiore che non puoi esprimere in nessun altro modo. Non puoi raccontarlo, non puoi né descriverlo né indicarlo. Puoi solo disegnarlo. Credo che in definitiva sia questo il motivo per cui ho continuato e continuo a disegnare”.Nel 1983, entra a far parte della rivista amatoriale TRUMOON, gestita da un gruppo di giovani fumettisti di Salerno, sua città adottiva, del quale fanno parte, tra gli altri, Giuliano Piccininno, Giuseppe De Nardo, Raffaele Della Monica, Bruno Brindisi, Luigi Coppola e Luigi Siniscalchi. In quel periodo De Angelis, pur avendo già optato per un disegno di matrice realistica, è ancora alla ricerca di un proprio stile ed è influenzato da vari artisti affermati. Il suo primo fumetto in sette tavole, “L’uomo di Lisa”, (Trumoon n. 2, maggio 1984), per esempio, risente dell’ascendente di Paolo Eleuteri Serpieri.
Il gruppo si fa notare e ben presto entra in contatto con le Edizioni Cioè, che gli commissionano fumetti brevi per le testate TILT e BOY COMICS. Quasi in contemporanea, nel 1986, De Angelis realizza le chine di alcuni numeri di ALAN FORD, celebre serie umoristica di Max Bunker. Nel 1987 è la volta di numerosi racconti brevi per L’INTREPIDO. A questo punto, mette in piedi un vero e proprio studio con Brindisi, Coppola e Siniscalchi, con cui divide lavoro e, per un certo periodo, percorso di vita. “I rapporti tra noi erano e sono ottimi. Non sono solo colleghi ma anche amici, quelli che frequento anche al di fuori dell’ambito strettamente professionale. Lavorare assieme è stato utile e soprattutto divertente. L’atmosfera che regnava nel nostro studio oscillava tra l’asilo nido e un film di Salvatores; poi c’era la possibilità di scambiarci opinioni, consigli, insulti...” Il loro primo lavoro è un fumetto celebrativo sulla Società Sportiva Calcio Napoli.
Nel corso di queste prime esperienze, Roberto De Angelis mostra una certa duttilità di disegno, mentre le sue fonti d’ispirazione si allargano a Juan Gimenez e a Tanino Liberatore. In quel periodo, attraverso lo studio romano di Dino Leonetti, De Angelis realizza alcuni fumetti per le testate TILT e BOY COMICS.
Un’altra importante opportunità di lavoro e crescita arriva dalla casa editrice ACME che, a fine anni Ottanta, lancia alcune testate di genere erotico e splatter. De Angelis e soci si ritrovano così a disegnare una miriade di brevi fumetti nei quali possono affinare tratto e storytelling.
Su testate come MOSTRI, SPLATTER, SENZA PUDORE, PURO SESSO e altre, la “scuola salernitana”, così come comincia a essere chiamato il gruppo nato dall’esperienza di TRUMOON, acquisisce e conferma la propria professionalità. Gli appartenenti allo studio si sentono ormai pronti per il grande passo e, saputo che la Sergio Bonelli Editore cerca disegnatori per la serie NICK RAIDER, si propongono alla Casa editrice.
Il tentativo non ha seguito, ma qualche tempo dopo De Angelis riceve una telefonata da Antonio Serra che gli chiede di realizzare alcune tavole per il nascente NATHAN NEVER, prima serie fantascientifica della Casa editrice. La prova ha esito positivo e il disegnatore si ritrova al lavoro sull’episodio “Fanteria dello spazio” (apparso sui numeri 11 e 12 usciti nel 1992) e sul numero zero, albetto introduttivo alla serie, pubblicato nel 1991.
Contemporaneamente, porta avanti un progetto iniziato in precedenza: disegna "Kor One", storia scritta da Ade Capone e pubblicata nel 1992 in quattro puntate sulla rivista L’ETERNAUTA (Comic Art). Protagonista della storia è un androide di vecchia generazione che, in una cupa Australia del futuro, sale sul ring di pugilato per incontrare altri droidi più sofisticati di lui, nel tentativo di recuperare la memoria del suo passato.
Questa sorta di doppio esordio – con due serie di chiara matrice fantascientifica – rappresenta una svolta nella carriera di De Angelis e lo porta verso una maggiore definizione dello stile. Il tratto è ormai pulito e dettagliato, ricco di particolari e preciso nel dare forma alla tecnologia, ma allo stesso tempo rigoroso nella rappresentazione della figura umana e particolarmente abile nel rendere affascinante quella femminile.
De Angelis diviene ben presto una delle bandiere di NATHAN NEVER, anche grazie alla velocità con cui realizza le tavole, cosa che gli consente una produzione quantitativamente superiore a quella dei colleghi. Questo gli frutta anche il compito di disegnare le cover del personaggio a partire dal numero sessanta, subentrando a Claudio Castellini. Rimarrà il copertinista della testata fino al n. 249 del febbraio 2012, a seguito del quale lascia il posto a Sergio Giardo.
Il suo lavoro ormai abbraccia un po’ tutto l’universo fantascientifico del personaggio, dato che firma lo SPECIALE NATHAN NEVER N.1 nel 1992, il primo ALMANACCO DELLA FANTASCIENZA nel 1993, e NATHAN NEVER GIGANTE N.1 nel 1995. Sue anche le cover di AGENZIA ALFA, MAXI NATHAN NEVER, ASTEROIDE ARGO e ALMANACCO DELLA FANTASCIENZA.
Ovviamente disegna pure alcuni numeri di LEGS, personaggio femminile nato proprio da una costola di Nathan Never. “Legs è divertente,” spiega il disegnatore, “è come prendere una vacanza e andare ai Caraibi. Dico questo non perché le avventure di Legs siano più semplici da disegnare, o perché sia un impegno che si può prendere sotto gamba, ma perché l’approccio agli avvenimenti in Legs è molto più scanzonato, le storie sono brillanti, meno interiori e meno tormentate. Legs è un personaggio solare, con poche convinzioni. C’è molta azione e quindi anche la ricerca di architetture e scenari è ridotta all’osso, l’importante è disegnare figure fluide, che si muovono bene. Invece in Nathan Never ogni elemento contribuisce a creare l’effetto finale e non ci si può rilassare mai, la concentrazione deve essere sempre alta perché basta un corridoio sbagliato per rovinare l’atmosfera scivolando nella comica, nella caricatura.” In LEGS gli torna utile anche l’abilità, acquista sulle pubblicazioni erotiche, nel rappresentare l’anatomia femminile. È forse anche per questo motivo che, sul n. 9 della serie, Serra crea per lui sequenze nelle quali la protagonista e una sua compagna d’avventure appaiono completamente nude (evento pressoché inedito nell’universo bonelliano). Inoltre, De Angelis ha ormai imparato a sfruttare alcune caratteristiche grafiche dei manga, come le linee cinetiche e una tecnologia avveniristica, che ben sa fondere con il suo stile senza stravolgerlo.
Ormai di casa presso la Sergio Bonelli Editore, talvolta viene “prestato” anche ad altre testate. Nel 2004 ha l’onore di realizzare “Ombre nella notte”, diciottesimo TEX SPECIALE, sceneggiato da Claudio Nizzi. La storia, ricca di risvolti tenebrosi, vede Tex indagare sul ritrovamento di alcuni corpi di indiani dilaniati. Nel 2008 è la volta di “L’inferno in terra”, breve episodio dell’Indagatore dell’incubo, scritto da Giovanni Gualdoni e pubblicato in DYLAN DOG COLOR FEST. Nel 2009 tiene a battesimo la miniserie CARAVAN di Michele Medda (uno dei creatori di Nathan Never) per cui disegna esclusivamente il primo albo.
Nel 2018 la Sergio Bonelli Editore gli dedica un portfolio contenente undici sue illustrazioni. Sempre per Bonelli, sempre nel 2018, partecipa al team che dà l'avvio alla testata TEX WILLER, dedicata alle avventure giovanili del personaggio, disegnando inizialmente i primi quattro episodi su testi di Mauro Boselli e realizzandone poi altri sette fino a ottobre 2021.
Davide Castellazzi,
Cristiano Zacchino
Creazione scheda: zak, 07/12/2021
Ultima modifica: DC, 13/12/2021
Ultima modifica: DC, 13/12/2021