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Angelo Maria Ricci Italia

disegnatore

18 Giugno 1946 - Rieti, Italia

Angelo Maria Ricci nasce a Rieti il 18 giugno del 1946. Fin da bambino mostra una predilezione per i fumetti, TIRAMOLLA e le storie di Benito Jacovitti su tutti, e una spiccata propensione per il disegno, aiutato dalla temperie artistica che regna in casa. Suo padre Lamberto Ricci, infatti, è un ottimo ritrattista e caricaturista.
Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte, si trasferisce a Milano e comincia a bussare alle porte di vari editori. Gli inizi sono incerti, di seguito, nel 1971 approda alla casa editrice l’Esperto in qualità di illustratore, e l’anno successivo si avvicina al fumetto da professionista, grazie all’incontro con Giancarlo Tenenti, che gli insegna i rudimenti e gli affida il passaggio a china delle tavole. Nel giro di pochi mesi, Ricci instaura uno stabile rapporto di collaborazione con la Edifumetto che si protrae, tra periodi di maggiore e di minore intensità, fino al 1993.
Per la casa editrice di Renzo Barbieri, il disegnatore laziale si occupa dapprima del passaggio a china di tavole di altri autori, per poi realizzare matite e chine di numerose storie apparse nelle collane contenitore LO SCHELETRO e IL VAMPIRO. Nel 1976, dopo l’abbandono di Paolo Morisi, prosegue la serie horror FRANKENSTEIN. 


Tra il 1978 e il 1980, Ricci intraprende una collaborazione con il CORRIER BOY, settimanale per ragazzi del CORRIERE DELLA SERA diretto da Raffaele D’Argenzio, disegnando, su testi di Fuschino, REDSKATE. Il protagonista della serie, Kit Skate, è un ricco dandy che, indossata una tuta rossa e un casco, diviene Redskate, una sorta di giustiziere che si muove su uno skateboard, in quegli anni al centro di una straordinaria moda giovanile.

Nel 1980 Sergio Bonelli, attento talent scout, nota le capacità grafiche di Ricci e gli affida un episodio di MISTER NO scritto da Alfredo Castelli. Seguiranno ventuno albi di MARTIN MYSTÈRE, serie creata da Castelli nel 1982, della quale sarà uno tra i principali collaboratori fino al 1993.
Il suo disegno è ormai definito e riconoscibile, con un tratto pulito e spesso, una grande attenzione nel rappresentare i personaggi femminili dall’aspetto sexy, frutto dell’esperienza accumulata sui tascabili erotici.

Nel 1990, parallelamente alla collaborazione con Sergio Bonelli Editore, Angelo Maria Ricci realizza le chine di alcuni episodi di TIRAMOLLA, disegnati da Fabrizio Forte e pubblicati da Vallardi, e crea graficamente SPHERO, serie pocket sceneggiata da Francesco Moretti per Renzo Barbieri Editore. Basata sulle avventure dell’omonimo personaggio, un chitarrista non vedente dagli straordinari poteri paranormali, Sphero dà la possibilità al disegnatore di rappresentare il mondo del Rock, sua antica passione.

Del 1992 sono alcuni “liberi” realizzati per l’INTREPIDO della gestione di Sauro Pennacchioli. Dal 1993, per il tramite dell’agenzia editoriale Actual di Carlo Conti, realizza la serie a fumetti IL GIOVANE INDIANA JONES, apparsa sul CORRIERE DEI PICCOLI, e numerose illustrazioni per De Agostini e Fabbri. Diventa inoltre collaboratore esterno dell’ “House Organ” dei magazzini Standa e realizza brevi animazioni per le convention della Banca Mediolanum.
Questo è per Ricci un periodo sabbatico dalla narrativa disegnata, inframmezzato, nel 1997, dal breve “Shamandura”, versione dell’omonimo brano di Eugenio Finardi realizzata per il festival “Acquaviva nei Fumetti”, dedicato quell’anno al binomio canzoni e fumetti.

Nel 2000 il disegnatore decide di abbandonare Milano e di stabilirsi a Grottammare, paese della costa marchigiana scelto già da tempo come “buen retiro” estivo. Quasi contemporaneamente entra in contatto con la Eli, casa editrice di Recanati per la quale realizza illustrazioni per testi scolastici in lingua tedesca e francese.
Qualche mese dopo, Mario Gomboli gli chiede di entrare nello staff di DIABOLIK. L’esordio sulle pagine del “Re del Terrore” avviene nel luglio del 2001, con le matite dell’episodio “L’ultimo rubino”. L’albo è completato dal passaggio a china di Franco Paludetti, che lo affianca anche in seguito. Dal 2007, le chine sono realizzate da Marco Ricci, figlio di Angelo Maria.

Nel luglio del 2005 il Museo dell’Illustrazione Comica di Grottammare gli dedica la sua prima mostra personale, intitolata “CapRicci d’arte” e ospitata nelle prestigiose e rinnovate sale del Kursaal, storico locale notturno degli anni Cinquanta e Sessanta, attuale sede del museo.
Nel 2006 Ricci è insignito del premio “Grottammarese dell’anno” con la seguente motivazione: “Per aver dimostrato in tutta la sua vita un amore sincero e vitale per Grottammare; per averla scelta come luogo dell’ispirazione e della fantasia […] promuovendo in tutta Italia con le sue illustrazioni le bellezze architettoniche e paesaggistiche della città”.
Nel maggio del 2010 la Galleria d’arte Opus di Grottammare ospita una sua mostra di marine realizzate con la tecnica dell’acquerello.

Davide Castellazzi
Creazione scheda: GFI, 01/03/2017
Ultima modifica: GC, 01/03/2017