GUIDA AL FUMETTO PERSONE Onesti Clario
Clario Onesti - Sti, Clarius, Cla Italia
9 Dicembre 1921 - Zibello, PR, Italia
5 Marzo 1997 - Trezzo sull'Adda, MI, Italia
Clario Onesti nasce a Zibello (PR) il 9 dicembre 1921. Maestro incisore e pittore tonale, è per oltre un quarto di secolo apprezzatissimo illustratore per case editrici italiane e straniere, nonché per importanti quotidiani. In contemporanea, e poi in via esclusiva dopo aver abbandonato il lavoro di fumettista, appare sulle più autorevoli riviste d’arte.La carriera artistica dell’autore inizia in Africa, all’Asmara, quando è ancora giovanissimo. Diciottenne, nel 1939 si dedica già professionalmente alle attività di disegnatore, illustratore, cartellonista cinematografico, scultore e perfino giornalista. Da questa sua postazione sceneggia e disegna diverse serie a fumetti (IL DOTTOR ELIOS, I TRE MOSCHETTIERI, HARUN IL PIRATA FENICIO, SEMPRONIO POSAPIANO) pubblicati sul giornale eritreo L’AVVENTURA (1944), firmandosi con gli pseudonimi “Sti” (la desinenza del suo cognome) e “Clarius” e “Cla”. Rientrato in Italia nel 1946, stabilendosi a Roma, realizza tavole a mezzatinta per FASCINO DI ZAZÀ (1946-47).
Per il settimanale per ragazzi il PIONIERE, legato al Partito Comunista Italiano, tra il 1950 e il 1957 disegna innumerevoli tavole per “cineromanzi” a puntate su soggetto di Isan. Il fatto che spesso a Onesti sia riservata la copertina, con tavole a fumetti o grandi illustrazioni, è indice della grande considerazione in cui viene tenuto dal direttore del settimanale. Una di queste immagini, realizzata a tempera e acquarello, viene ripresa per la copertina del noto volume “Per la Libertà”, di Pier Luigi Gaspa e Luciano Niccolai, editato in versione completa (due libri in cofanetto editi da Settegiorni in collaborazione con ANPI di Reggio Emilia) nel 2015.
Storie a fumetti di Onesti in questo periodo del PIONIERE sono ALLARME SULL’ARNO, AQUILA BIANCA, BUFFALO BILL E NUVOLA ROSSA, CAPITAN BLOOD, CORRIDA EROICA, D’ARTAGNAN A PARIGI, IL FIGLIO DEL REGGIMENTO, GABBIANO ROSSO, IL GHIBELLINO DALLE 5 SPADE, IL RICHIAMO DELLA FORESTA, TENNUSEH e IL TROMBETTIERE DI PANCHO VILLA.
Dopo questa attività “pionieristica”, trasferitosi a Milano, Onesti incrementa l’attività di pittore frequentando negli anni Cinquanta lo studio di Giulio Vito Musitelli, già direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo. Proprio Musitelli lo introduce all'arte incisoria, che consente al talentuoso fumettista di partecipare con le sue opere, pittoriche e incisorie, a numerose mostre espositive, dove non mancherà di farsi notare dalla critica. Intorno al 1958 realizza almeno una storia romantica per il pocket britannico “Picture Romance Library” e l’anno seguente, per Arnoldo Mondadori, illustra fra le altre la copertina de “Il cerchio rosso di Edgar Wallace”, romanzo di genere incluso nella collana I CAPOLAVORI DEI GIALLI MONDADORI con data di copertina del 14 giugno 1959.
Come ricordato nell'articolo su Onesti della sezione Protagonisti, in quello stesso periodo intreccia una collaborazione con la Casa Editrice Universo dei fratelli Del Duca, lavorando a vari “liberi”, iniziando con alcuni colleghi, per INTREPIDO, la serie a più mani ARRIBA GRINGO! e divenendo corresponsabile, con Sergio Molino, della grafica di SEM…OLINO FLASH (1957-1963) su ALBI DELL’INTREPIDO.
Sempre per INTREPIDO illustra storie a puntate quali la già menzionata GIRANO DI BERGEVAC (1959-1960), il suo sequel I PARRUCCHIERI DELLA PRATERIA (1960), L’ULTIMA RIVA (1961), LO SPARVIERO DELLA SIERRA DEL SOLE (1961-1962), LUANA FIORE DEL SUD e IL VOLO DELL’AVVOLTOIO (entrambe del 1962), LE TRE AQUILE, UN FIORE PER LARRY, LA DEA DELLE PIRAMIDI E ADDIO ALDEBRAN (tutte del 1963).
Nel 1966, per l’editore Renato Bianconi, disegna alcune storie e copertine per le serie tascabili SADIK e DESPERADO (1966).
Un commento ricevuto nel web (fonte la cui veridicità è difficile da verificare) suggerisce che Onesti, nel 1961, abbia anche lavorato alle immagini di un misconosciuto poema in stile dantesco scritto con piglio parodico da Angelo Nizza e Riccardo Morbelli. Si tratterebbe di una versione aggiornata, e praticamente sconosciuta, del celebrato libro “I Quattro Moschettieri”.
Intanto, sin dalla fine degli anni Cinquanta, Onesti si è dedicato alla pittura frequentando il Maestro Giulio Vito Musitelli, a suo tempo direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo. È proprio lui a introdurlo all’arte incisoria.
Conoscitore e praticante di tutte le tecniche tradizionali di questa disciplina, Clario Onesti lega il suo nome all’invenzione del procedimento al quale abbiamo accennato nell’articolo a lui dedicato, incidendo a mano libera lastre di acciaio. Per far questo utilizza una punta meccanica vibrante che richiede non solo forza fisica, ma anche una straordinaria precisione, poiché dopo aver tracciato il segno non è più possibile operare alcuna correzione.
Tra il 1972 e il 1974, l’artista ha l’opportunità di divulgare la sua personale tecnica incisoria all’Accademia d’Arte di Urbino.
Negli anni 1978 e 1979 realizza, con tale tecnica, la serie delle ville dei Navigli e delle vedute della vecchia Milano per l’editore Arti Grafiche Ricordi, una antologia di lavori da cui vengono tratti due calendari per la Banca Popolare di Milano.
Rigoroso e appartato, Onesti ha difeso con caparbia ostinazione nel corso di tutta la sua vita una concezione dell’Arte non mercificatoria e lontana da qualsiasi compromesso.
Tra i premi e i riconoscimenti più prestigiosi ricevuti dall’artista, spiccano il Diploma di Benemerenza per la cooperazione missionaria del Segretariato Internazionale della Pontificia Unione Missionaria (1981), il primo premio “Leone d’oro” per la Grafica (Firenze, 1977) e la Pittura (1978), il primo premio “Marco Aurelio” (Roma, 1975) e il primo premio “Tranquillo Cremona” per la Grafica (Milano – via Brera, 1980).
Hanno scritto o parlato di Clario Onesti: Paolo Bellini (docente di storia delle arti grafiche c/o l’Università Cattolica di Milano), Antonino De Bono (critico d’arte), Everardo Dalla Noce (giornalista), Pio Ferrari (poeta), Angelo Gaccione (scrittore e critico d’arte), Giuseppe Martucci (critico d’arte), Gianbassano Muzzi (giornalista), Maria Nigra (critico d’arte), Mario Portalupi (critico d’arte), Danilo Vian (critico d’arte), Ery Vigorelli (critico d’arte), Dino Villani (critico d’arte).
Onesti è stato anche citato positivamente dal prof. Vittorio Sgarbi il 29/10/1995 a Orzinuovi (BS) in occasione della mostra internazionale della piccola editoria. L’Artista è stato recensito su diversi quotidiani locali e nazionali (“Libertà” di Piacenza, “Il Giorno”, “Il Cittadino” di Lodi, “Corriere della Sera”, “La Notte”); su riviste (“Epoca” del 26/11/72, “Cavalletto e Tavolozza!” dell’aprile 1972, “Il Milanese” n. 83 del 1972, “ArteCultura”) e cataloghi d’arte (“Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei”, redatto da Comanducci, vol. 4° – IV edizione, 1973; “Bolaffi Arte e Grafica”; “Il Quadrato”; “L’Elite - Selezione d’arte italiana” etc.).
Onesti partecipa a numerose mostre collettive e personali, tra le quali:
1969 - Personale alla Galleria S. Gottardo di Milano;
1971 - Collettiva alla Galleria Casabella di S. Margherita Ligure;
1976 – Collettiva “Come l’immagine” al Palazzo del Turismo di Verbania;
1977 - Personale al Palazzo delle Manifestazioni di Salsomaggiore; 1978 collettiva alla Galleria Il Leone di Firenze;
1985 - Collettiva alla galleria Il Nuovo Fuso di Parma;
1987 – Personale alla Galleria Sever di Milano;
1993 – Personale, c/o sala incontri di ArteCultura di Milano;
1994 – Collettiva, c/o ArteFiera 94 di Bologna;
1995 - Personale “Sturm und Drang”, c/o Atelier S. Marta di Milano;
1997 - Partecipazione a “PaperWorld 97” di Frankfurt am Main (Germania).
Altre mostre vengono organizzate anche dopo la scomparsa di Clario Onesti, avvenuta a Trezzo sull’Adda (MI) il 5 marzo 1997. Eccone un elenco in ordine cronologico:
1997 - Personale al Museo Civico di Treviglio;
1998 - Personale “Clario Onesti in Val di Sole”, c/o Comune di Mezzana (TN);
1999 - Personale a Palazzo Trombini in Melegnano;
2000 - Personale a Palazzo Rho in Borghetto Lodigiano;
2000 - Collettiva “I Fiori nell’Arte”, c/o Galleria I Portici di Tradate;
2002 - Antologica “La potenza espressiva di Clario Onesti”, c/o i locali della Sella Consult Sim (Gruppo Banca Sella) in Via De Amicis a MILANO;
2011 - Collettiva “Un istante tra passato e futuro”, c/o Chiostro dei Frati Francescani di Caluso (To).
Luca Boschi
Creazione scheda: GC, 18/11/2015
Ultima modifica: Tiziano Agnelli, 13/04/2016
Ultima modifica: Tiziano Agnelli, 13/04/2016